Micron: difendere settore semiconduttori ed elettronica è strategico per il paese. Governo intervenga subito
Dichiarazione del coordinatore nazionale Micron e STM Fim Cisl Nicola Alberta
Micron: difendere il settore dei semiconduttori e dell’elettronica è strategico per il paese, per questo il Governo deve intervenire subito.
Proseguono le iniziative dei lavoratori Micron Semiconductor su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento anche dei lavoratori ST Microelectronics contro i licenziamenti e per la salvaguardia dell’occupazione. Ad oggi sono circa 40 le ore di sciopero fatte e poco meno quelle che hanno interessato anche i lavoratori ST Microelectronics.
Nonostante ciò Micron con un atteggiamento discutibile si limita a proporre l’incentivazione delle uscite individuali (18 mensilità) e 12 mesi di Cigs a zero ore “a perdere” a cui si aggiunge nessuna certezza sulle prospettive industriali dell’azienda nel nostro paese. Per questo venerdì 4 aprile ci sarà una grande iniziativa di sciopero di 8 ore che interesserà tutto il gruppo, con presidio a Roma davanti a Palazzo Chigi per chiedere lo blocco della vertenza.
Ieri si è svolto il primo incontro presso il Ministero del lavoro, nell’ambito della fase amministrativa della procedura di mobilità, con un ulteriore incontro che si terrà il prossimo 7 aprile, data conclusiva della procedura di mobilità, se a quel momento, non si sarà trovata una soluzione è probabile che Micron faccia partire le lettere di licenziamento. Una cosa a nostro avviso inaccettabile, per questo come Fim, insieme a Fiom e Uilm abbiamo chiesto un incontro urgente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il ruolo che può svolgere nei confronti di St Microelectronics, vista la sua partecipazione di controllo paritetica del Ministero del tesoro italiano e del Governo francese, attraverso il fondo strategico e ci aspettiamo che ciò avvenga nelle prossime ore.
Per giungere ad una positiva conclusione della vertenza, occorre andare oltre il gioco a nascondino che stanno facendo Micron e St Microelectronics facendo emergere impegni chiari, concreti ed esigibili di riassorbimento e salvaguardia dell’occupazione da parte di entrambe le aziende.
Roma, 2 aprile 2014