Fincantieri: Nuova commessa. Buona notizia per il sistema industriale Paese
Dichiarazione del segretario nazionale Fim Cisl Michele Zanocco
Fincantieri: nuova commessa.
Una buona notizia per il sistema industriale del nostro Paese
La notizia confermata oggi dell’acquisizione della commessa per tre nuove navi da crociera da parte di Fincantieri è una delle buone notizie di cui il Paese dovrebbe iniziare a parlare. Perché il nostro Paese coglie, nonostante la situazione complessiva di crisi, importanti risultati grazie ad un sistema industriale ancora capace di reagire e di imporsi nel mondo per la qualità e la capacità manifatturiera della nostra industria.
Fincantieri come tante altre aziende italiane ha avuto forza e la capacità di rafforzarsi anche durante la crisi, diventando leader mondiali del settore anche attraverso acquisizioni internazionali (vedi Vard). E’ la dimostrazione che nel nostro Paese si può, e si deve investire, sull’industria per le capacità professionali e le competenze che sono ancora forti e competitive.
In attesa di comprendere i dettagli della collocazione in borsa del 40 % delle quote di Fincantieri, come Fim Cisl riteniamo che questa strada, lasciata qualche anno fa e oggi definitivamente assunta, possa essere uno degli strumenti per rafforzare la presenza in Italia e nel mondo di questo grande gruppo industriale. Da Fincantieri ci aspettiamo di capire quali saranno le ricadute in termini di investimenti ed industriali per rafforzare gli stabilimenti italiani consolidando ed aumentandone le attività e quindi le opportunità occupazionali dirette e per l’indotto.
Questi sono i veri segnali di ripresa che il Paese attende e che devono essere sostenuti da politiche industriali da parte del Governo. Per questo a quest’ultimo chiediamo di investire seriamente in industria e occupazione sana le risorse derivanti dalla quotazione del nostro gioiello e di non ipotizzare, neanche lontanamente, di utilizzare le risorse per fare cassa a scapito del futuro industriale ed occupazionale del nostro Paese, sarebbe da folli.
Roma, 22 maggio 2014