FIAT: adesso confronto e responsabilità
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Giuseppe FARINA
FIAT: adesso confronto e responsabilità
Il problema vero che si è aperto in Fiat è quello di non essere ancora riusciti dopo sette mesi di trattativa a concludere il rinnovo del contratto. Per la Fim Cisl non sono in discussione le scelte fatte in Fiat né la convinzione e l’impegno nel portarle avanti. Anzi siamo orgogliosi del contributo che gli accordi sindacali hanno dato ai progetti d’investimento e di rilancio della Fiat in Italia; ma la costruzione di un clima aziendale di maggiore condivisione degli obiettivi e una nuova cultura delle relazioni sindacali, non si improvvisa ne la si può imporre con i diktat aziendali.
La si ottiene, piuttosto, concludendo le trattative sindacali aperte e impegnandosi di più a far funzionare bene le regole e i rapporti sindacali negli stabilimenti. E questo, è un tema che riguarda certamente i comportamenti dei sindacati e dei lavoratori, ma richiama anche la responsabilità di quadri e dirigenti della Fiat che hanno le nostre stesse responsabilità nel far funzionare bene un modello di relazioni sindacali condiviso.
Non c’è alternativa alla conclusione positiva della trattativa aperta e alla ripresa del confronto per il rilancio e una più efficace applicazione delle regole sindacali concordate e per fare, quanto eventualmente necessario nella direzione di assicurare una più efficace stabilità del processo produttivo e un più alto grado di condivisione e partecipazione dei lavoratori in azienda.
L’enfatizzazione che ha fatto la Fiat dello sciopero della Fiom è forviante. La Fiom è oggi in Fiat un’organizzazione largamente minoritaria e ha praticamente seguito tra i lavoratori. Il problema quindi, non è quello che fa la Fiom, ma è quello che le relazioni sindacali in Fiat dovranno ancora fare per sostenere gli investimenti e l’occupazione della Fiat–Chrysler nel nostro Paese e far crescere la condivisione e le retribuzioni dei lavoratori.
Per quanto riguarda la Fiom; riconosca i propri errori, firmi gli accordi e sarà la benvenuta.