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GRUPPO CASTI: Incontro al Mise. A rischio circa 1100 posti di lavoro

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GRUPPO CASTI: Incontro al Ministero dello Sviluppo Economico La
situazione è drammatica: in poco tempo serve trovare soluzioni.
A rischio circa 1100 posti di lavoro

Oggi 25 giugno 2014 a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto
l’incontro richiesto dalle Organizzazioni sindacali per valutare la specifica e
complessa situazione delle aziende appartenenti al Gruppo Casti.
Aziende che occupano un numero rilevante di lavoratori (circa 1100) su scala
nazionale, interessate da diverse e complicate procedure societarie e concorsuali
(fra queste Isotta Fraschini con sede legale a Spoleto e unità produttive a Spoleto
con 80 lavoratori e Dongo con 180 lavoratori e Siac Spa che occupa 230 lavoratori a
Cavaria)
LE aziende vivono un momento anche di grave incertezza direttiva a seguito dei noti
provvedimenti di custodia cautelare disposti dalla Procura di Spoleto nei confronti di
Gianfranco Castiglioni e suo figlio Davide e dei dirigenti Marina Affri e Massimo
Santoro.
Per le Organizzazioni sindacali erano presenti:
Fim Cisl Lombardia Alberto Zappa -Fim Cisl Laghi Angelo Re
Fiom Cgil Lombardia Mirco Rota Fiom Cgil Varese Domenico Lumastro
Fim Cisl Umbria Adolfo Pierotti –Fiom Cgil Umbria Pamperelli
Fiom Cgil Piacenza- Fim Cisl Padova con Luca Guzzabin e Fiom Cgil Padova
Con Ernesto Manfredi Rsu Siac e le Rsu di Isotta Fraschini- Ims- Corimec Capica
Minuterie
Presenti rappresentanti di
Regione Emilia Romagna -Regione Veneto-Regione Umbria-Regione Lombardia
L’incontro è stato aperto dal funzionario del Ministro dello Sviluppo economico Dott.
Giampiero Castano assistito dalla dott.ssa Cristina Reali responsabile Amministrazioni
straordinarie.
Il dott. Castano riconoscendo da subito l’urgenza intervenire con tempestività, ha
evidenziato a fronte di un quadro così articolato e complesso la necessità di una
riunione preparatoria cui farà seguito la formalizzazione e costituzione del tavolo
Ministeriale dove incardinare la vertenza complessiva delle aziende afferenti il
Gruppo Casti.
Il Gruppo Casti è una realtà molto importante al punto di vista imprenditoriale e
occupazionale e tutti devono in maniera responsabile lavorare per costruire soluzioni
in grado di dare continuità alle attività produttive a tutela dell’occupazione e del
reddito dei lavoratori.
La ricognizione e la rappresentazione delle situazioni delle diverse aziende ha fatto
emergere da un lato gli importanti carichi di lavoro clienti e commesse da soddisfare
e dall’altro la grande sofferenza finanziaria e gestionale.
Con quali tempi e quali strumenti è pensabile un salvataggio delle aziende e del
gruppo?
Non è possibile dare conto dei complicati e difficili passaggi che si devono realizzare.
Lo stesso Ministero ha evidenziato che questo è il primo caso a livello nazionale in cu
vi sovrapposizione così articolata di diritto penale-amministrativo tributario -societario
e fallimentare.
E’ certo quindi che ci troviamo in una situazione drammatica ed emergenziale.
Per questo come Fim Cisl da quanto emerso nel incontro odierno riteniamo che
sarebbe auspicabile una immediato ricorso alla procedura di Amministrazione
straordinaria Speciale ( c.d. Legge Marzono) per tutte le aziende del Gruppo Casti ad
esclusione ( ci pare che ad oggi sia così) di Isotta Fraschini che seguirebbe la
procedura della Prodi Bis già avviata dal Tribunale di Spoleto.
Serve che vengano individuati dai soggetti preposti e nei tempi più stringenti possibili
Commissari qualificati anche dal punto di vista imprenditoriale per gestire un
processo così complesso.
Isotta Fraschini come Siac con 510 lavoratori operano nel settore dell’Automotive ed
una situazione di non certezza a brevissimo comporterebbe il rischio più che
concreto di perdere il rapporto con fornitori ed istituti di crediti utili a servire clienti di
riferimento strategico ( fra questi Fiat).
Abbiamo registrato complessivamente un grande senso di responsabilità,di
determinazione, nell’affrontare e gestire questo difficile momento da tutte le parti
presenti all’incontro; sia sindacali che politico-Istituzionali.
Al momento la prima emergenza è di trovare PRIMA DEL 2 LUGLIO 2014 una soluzione
che permetta ad Isotta Fraschini di riprendere la sua operatività in questo momento
non praticabile anche a fronte del sequestro dei conti correnti aziendali.
Il Tribunale di Spoleto nella sua autonomia in concorso con il Ministero dello Sviluppo
che abbiamo trovato molto attento e puntuale nella rappresentazioni dei problemi
ed anche delle possibili soluzioni possono a nostro avviso favorire le condizioni per
l’avvio in tempi rapidi di un AFFITTO D’AZIENDA con un GRUPPO AUSTRIACO
disponibile a subentrare nella gestione e probabile acquisizione della società.

Roma il 25 giugno