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FINMECCANICA: “Cambio di passo” efficace

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UN “CAMBIO DI PASSO” EFFICACE
NEL RIASSETTO DI FINMECCANICA
Le prime azioni della “gestione Moretti”, dalla realizzazione del nuovo assetto organizzativo alla predisposizione in tempi rapidi (entro la fine del 2014) di un Piano Industriale, sembrano dare concreta attuazione alla strategia delineata dal piano sviluppato da De Gennaro e Pansa alla vigilia della nomina dello stesso Moretti.
Le stesse dichiarazioni di questi ultimi giorni lo confermano: se l’Aerospazio, Difesa & Sicurezza sono il core business di Finmeccanica è evidente la necessità di investire le poche risorse in prodotti selezionati che saranno indicati nel nuovo Piano Industriale.
E’ così che il nuovo Piano sarà davvero essenziale per la definizione delle strategie che diano profondità e sostenibilità a Finmeccanica sia industriale sia, quindi, economica.
Ma con la stessa velocità, sempre in questi giorni, diverse vicende significative stanno investendo non solo le società controllate da Finmeccanica ma anche, e soprattutto, le aziende in cui Finmeccanica partecipa in Joint Venture.
L’andamento potrà pregiudicare alcune scelte che dovrebbero essere assunte dal Piano Finmeccanica:
 Il finanziamento di Cosmo-SkyMed fase 2
Il collegamento tra la concessione del finanziamento da parte di ASI e l’emergenza occupazionale in Thales Alenia Space Italia rischia di distogliere l’attenzione al quadro della politica nazionale sul settore “spazio”; TASI è una componente della “space alliance”, di cui è parte anche Telespazio, e Finmeccanica è presente nel settore anche con altre componenti industriali dirette (oggi Selex ES, AVIO Space) e indirette.
Nel settore “spazio”, forti e veloci sono i cambiamenti, specialmente a livello europeo, come dimostrano operazioni come quelle collegate al controllo del traffico aereo e al cosiddetto “cielo unico europeo”.
Il sostegno al completamento di Cosmo-SkyMed deve essere realizzato dal Governo anche attraverso un ruolo della Sua holding di riferimento (Finmeccanica) che consenta di massimizzare per il Paese i risultati delle politiche industriali in settori strategici quali da esempio, TLC, ATM, intermodalità.

 Le decisioni sul programma MEADS
E’ il MEADS un programma strategico oltre che per il dato occupazionale anche (e soprattutto) per gli investimenti economici e politici che ha comportato per lo Stato italiano. Cruciale, quindi, sarà non solo la decisione sul futuro del programma MEADS in sè, ma anche quanto potrà essere ulteriormente sviluppato per quanto riguarda FSAF sia in termini di evoluzione del sistema, sia in termini più strettamente commerciali.
Nell’ambito del programma MEADS, nella collaborazione con USA e Germania, infatti, l’Italia ha affidato ad MBDA Italia la partecipazione al consorzio tri-nazionale per lo sviluppo del MEADS ma oggi sembra che la gestione industriale sia fortemente condizionata di chi ha il controllo della JV.
Nelle decisioni che si prenderanno in merito alla prosecuzione o meno del programma e alla sua eventuale ri-configurazione e ri-assetto, sarà indispensabile tenere in considerazione anche la valorizzazione del patrimonio tecnologico in termini di riuso del know how acquisito e le prospettive commerciali di quanto già realizzato.
Non sappiamo se una sua interruzione potrebbe comportare altre compensazioni (ad esempio una diversa e più qualificata e qualificante attività di sviluppo per gli F35), ma certamente sarà indispensabile, valutare le necessità del settore italiano di integrare le capacità tecnologiche acquisite da MBDA Italia attraverso il MEADS per una autonoma capacità commerciale nel campo della difesa.
 Il riassetto di SelexES
L’attenzione agli elementi di efficienza organizzativa e di redditività industriale presenti nell’attuale Piano di riassetto rischiano di distrarre dalla priorità della definizione della fisionomia industriale e della competitività commerciale dell’Azienda; inoltre le sollecitazioni politiche, in prosecuzione o in rallentamento, rischiano di non essere equilibrate dalla chiarezza della strategia industriale.
In questo quadro è stato comunicato che Finmeccanica ha chiesto più incisività e velocità a SelexES nella gestione del riassetto ma questo necessita che Finmeccanica renda noto in anticipo, anche alle OO.SS., i riferimenti da utilizzare per indirizzare un “cambio di passo”.
E’ la cifra dei nostri giorni, si amplia lo spazio di azione e si contrae il tempo delle decisioni caratteristiche che necessitano anche di interpretare nuove relazioni industriali fondate sulla condivisione delle linee strategiche del nuovo profilo industriale che si intende sviluppare.
E’ la necessità di poter leggere le trasformazioni che potranno sostenere la ripresa di Finmeccanica e di come queste si inseriscano nel quadro di una più generale politica di settore dell’Aersopazio e Difesa italiano ed internazionale (europeo ed extra europeo).
Roma, 18 luglio 2014
FIM CISL Roma e Lazio