BENTIVOGLI: LUCCHINI – Federacciai, faccia la sua parte, non ostacoli gli investimenti
Comunicato Stampa
Dichiarazione del segretario nazionale FIM CISL Marco BENTIVOGLI
LUCCHINI: Federacciai, faccia la sua parte, non ostacoli gli investimenti.
Le parole del presidente di Federacciai, pubblicate oggi sul Sole24Ore, sono incredibili.
Dopo aver dato per morto un sito ed aver celebrato intempestivamente il suo funerale, l’associazione dei siderurgici italiani è contrariata che in un panorama devastante finalmente qualcosa si muova? Invece di gioire per le disponibilità di investimento di capitali stranieri e di responsabilizzazioni delle istituzioni in impegni sanciti nell’accordo di programma si pubblicano inesattezze.
Ci chiediamo quale sia il ruolo di Federacciai, già sopra le righe nella vicenda Ilva sulla gestione del Commissario Enrico Bondi, e oggi preoccupati perché si rischia di salvare Piombino. Per fortuna non tutti i siderurgici italiani hanno una visione ripiegata e protezionista e per fortuna continuano a investire.
Chiediamo a Gozi di spingere insieme a noi per riconvocare urgentemente il tavolo della Siderurgia, riunito 4 mesi fa e in cui sindacato e imprese hanno espresso posizioni comuni su cui il governo non ha ancora dato nessuna risposta e non ha neanche prodotto il verbale della riunione.
L’acciaio prodotto in Italia e la propria competitività verrà difesa non già chiudendo le frontiere ma con gli investimenti e le condizioni che li favoriscano. In sostanza, c’è un solo modo per equilibrare gli investimenti diretti esteri (comunque sempre più scarsi), affiancargli investimenti italiani e su questo il Governo ha molto da fare. Ma anche gli industriali italiani devono tornare ad investire nell’industria e meno nella finanza e nei settori protetti delle rendite. In questi anni in tutte le cessioni e cambi di governance della siderurgia, le mitiche cordate italiane, sono comparse solo sui giornali, per poi liquefarsi nelle reali manifestazioni di interesse. Auspichiamo un rapido cambio di rotta.
Roma, 22 ottobre 2014
Ufficio Stampa Fim Cisl