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SISTRI – SEMA: I lavoratori non devono pagare le colpe altrui

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SISTRI – SEMA

I lavoratori non devono pagare le colpe altrui

 

Oggi dall’incontro tra le Organizzazioni Sindacali Nazionali FIM FIOM e UILM e SELEX ES, che controlla il 100% di SeMa (Selex Service Management), è emerso il rischio concreto che la controllata, che ha sviluppato e gestisce il progetto SISTRI, possa chiudere, sebbene non esplicitandolo formalmente nè definendone i tempi, che andrebbero dal 30 novembre prossimo al dicembre 2015.

Sema non è un’azienda che nasce con l’obiettivo di sviluppare solo Sistri. Infatti per svariati anni opera in vari ambiti e per molti soggetti, istituzionali e meno.

Nel 2009 le viene assegnato anche il programma Sistri che, per la sua specificità, assoluta novità e valore economico la fa sviluppare anche nel versante degli organici.

Il programma intende intervenire su oltre 300 mila utenti per garantire la tracciabilità dei rifiuti con l’obiettivo di tracciare e gestire correttamente il ciclo dei rifiuti ma anche recuperare risorse dall’imponente evasione fiscale che si nasconde dietro quel contesto oltre che sviluppare un’opera di prevenzione puntando a debellare il sistema delle ecomafie.

Ma il programma subisce molteplici rallentamenti, sospensioni e modifiche che ne riducono la portata sino ad arrivare a 70 mila utenti (il taglio del 75% della portata) imposte da scelte politiche che oggi meriterebbero di essere rilette nella loro logica e non solo dal punto di vista industriale.

Oltre a questo il programma e le importanti risorse che lo contraddistinguevano (lievitate dalla previsione iniziale), l’azienda SeMa è da tempo ambito di pesanti indagini giudiziarie che hanno portato a decine di arresti tra manager, dirigenti, imprenditori e politici, accusati di aver gestito tangenti per milioni di euro distratti dal programma.

Ma pur a fronte di questo, il sistema funziona, ha superato la fase di collaudo ed è operativo e oggi il nostro paese ha un sistema di tracciabilità dei rifiuti e può iniziare a perseguire gli obiettivi che si era posta nel contrasto al malaffare e per recuperare risorse dall’evasione fiscale.

Tutto questo però avviene senza che lo Stato abbia onorato gli impegni assunti in qualità di appaltatore, non pagando l’azienda che vanta decine di milioni di euro di crediti e quindi di riflesso condannandola da anni a costanti e consistenti perdite di esercizio.

L’estate scorsa il governo decide di prorogare unilateralmente sino al 31 dicembre 2015 il contratto a SeMa per SISTRI ma contemporaneamente decide di indire un bando di gara per giugno del prossimo anno dalla quale SeMa sarà esclusa.

Nel mese di luglio, con una nota, Finmeccanica comunica che SeMa non intende proseguire il contratto oltre la sua naturale scadenza del 30 novembre 2014.

Ci troviamo pertanto di fronte ad una soluzione kafkiana dove:

  • Il Ministero dell’Ambiente decide il programma, lo riduce, lo paga solo in parte e alcuni politici vengono arrestati per tangenti…
  • Il Management SeMa da due anni decide di non partecipare più ad alcuna gara per acquisire attività se non presentando offerte su commesse in essere, alcuni ex dirigenti aziendali, (ma anche di FINMECCANICA) compreso un ex AD e alcuni imprenditori vengono indagati e incarcerati per tangenti…
  • SELEX ELSAG prima e SELEX ES poi, in qualità di società proprietarie, che consolidano nel loro bilancio le perdite di SeMa non si accorgono di nulla …
  • Lavoratrici e lavoratori che, in mezzo a tutto questo, portano a termine il programma…

Ora chiediamo: perché dovrebbero essere i dipendenti a pagare il prezzo più alto con la perdita del posto di lavoro ???!!!

La Commissione UE il 2 luglio scorso ha avanzato una proposta di Direttiva per modificare quella esistente con obiettivi più ambiziosi di recupero e riciclaggio facendo esplicito riferimento ad un sistema di tracciabilità dei flussi di rifiuti pericolosi per tutti gli Stati membri.

Considerando le ingenti risorse destinate e le importanti competenze sviluppate, forse dobbiamo prevedere che all’orizzonte si profili l’ulteriore dono a qualcuno (magari che vincerà il prossimo appalto) da parte della politica, al quale verrà regalata la gestione di un sistema operativo funzionante assieme a competenze e conoscenze, facendone ricadere gli oneri su Finmeccanica e sui lavoratori licenziati e i guadagni ad altri.

Come dire: socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti.

Finmeccanica ha dichiarato di puntare sui giovani (Progetto 1000 giovani). Nel piano industriale, almeno nelle parole del suo AD, si guarderà a ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e produzioni redditizie.

In questi giorni sono state aperte le procedure per l’incorporazione di quattro società controllate che porteranno dentro il perimetro aziendale di Selex ES circa 300 persone.

I dipendenti SeMa, oltre ad un’età media molto bassa e importanti qualifiche professionali e universitarie che porterebbero alto valore aggiunto su buona parte dei programmi oggi considerati strategici per i business sia di SelexES che di Finmeccanica, hanno le medesime capacità e competenze di chi opera nelle aziende interessate all’incorporazione: chiediamo che la stessa opportunità sia data ai dipendenti SeMa a prescindere dai destini del programma SISTRI e da quelli dell’azienda!

FIM CISL NAZIONALE

 

Roma, 28 ottobre 2014

 

SINTESI PROGRAMMA SISTRI

 

Con il Decreto Ministeriale del 17/12/2009 viene istituito il Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (SISTRI), con ben definiti tempi di iscrizione delle aziende e avvio operativo del sistema (luglio 2010). Il contratto tra Ministero dell’Ambiente e Selex SeMa prevede la fase di progettazione e realizzazione del sistema, e la gestione per 5 anni (scadenza novembre 2014).

L’avvio operativo del SISTRI– e l’applicazione del relativo regime di sanzioni in caso di inadempienza delle aziende – è stato più volte reinviato nel tempo, impedendo al SISTRI di diventare realmente operativo.

A giugno 2012 il SISTRI viene sospeso per un anno, ai fini di verifiche da parte di AGID. Legge 7 agosto 2012 n.134, art.52: «Allo scopo di procedere … alle ulteriori verifiche amministrative e funzionali … il SISTRI … è sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e comunque non oltre il 30 giugno 2013», «sono sospesi gli effetti del contratto stipulato tra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e la SELEX – SE.MA». A seguito di questo avvenimento, viene avviata la CIGO per i dipendenti Selex SeMa.

Con Decreto Ministeriale del 20 marzo 2013, il Ministero dell’Ambiente – anche in base alla relazione semestrale dell’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale, ex CNIPA) del 13 febbraio 2013, che auspicava “un sollecito riavvio del sistema” – ha fissato i tempi di riavvio del SISTRI, stabilendo la partenza scaglionata della piena operatività ed obbligatorietà del sistema per le varie categorie di soggetti tra il 1 ottobre 2013 ed il 3 marzo 2014.

La Legge 30 ottobre 2013, n. 125 (art. 11, comma 8) introduce una Commissione di Collaudo che doveva effettuare una verifica di conformità del SISTRI, entro gennaio 2014. Il SISTRI ha superato positivamente tale collaudo.

Nel tempo, dal 2010 in poi, sono intervenute ulteriori modifiche normative, che hanno ridisegnato il perimetro del SISTRI: dai più di 300.000 utenti previsti nel 2010, si è arrivati ad oggi ad una stima di circa 70.000 aziende utilizzatrici finali.

Ad oggi, in base al D.L. 150/2013 («decreto milleproroghe 2014») l’entrata in vigore delle sanzioni per il mancato utilizzo del SISTRI è stato posticipato al 1 gennaio 2015.

In data 21 luglio 2014 Selex Service Management ha comunicato al Ministero del’Ambiente l’intenzione di non proseguire la propria attività nell’ambito del programma SISTRI oltre la scadenza contrattuale del 30 novembre 2014.

Nella legge di conversione 11 agosto 2014, n. 116 (art.2, comma 2bis): «Il termine finale di efficacia del contratto … è stabilito al 31 dicembre 2015. Fermo restando il predetto termine, entro il 30 giugno 2015 il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare avvia le procedure per l’affidamento della concessione del servizio … All’attuale società concessionaria del SISTRI è garantito l’indennizzo dei costi di produzione consuntivati sino al 31 dicembre 2015, previa valutazione di congruità dell’Agenzia per l’Italia digitale, nei limiti dei contributi versati dagli operatori alla predetta data»