Thales Alenia Space: i lavoratori non siano scudi umani
Comunicato Stampa
Dichiarazione del segretario nazionale FIM CISL Michele Zanocco
e del coordinatore nazionale gruppo Finmeccanica Carlo Anelli
Thales Alenia Space: l’azienda e governo si assumano le proprie responsabilità,
i lavoratori non siano scudi umani
Thales Alenia Space Italia, (JV tra Finmeccanica 33,3% e Thales 66,6%) si occupa della produzione di satelliti sia in campo militare che civile. TASI, costituisce il comparto spaziale Italiano assieme a Telespazio che si occupa della gestione dei satelliti (JV – Finmeccanica 66,6% e Thales 33,3%) e i Lanciatori di AVIO Group.
Dalle notizie ufficializzate a mezzo stampa da Thales Alenia Space Italia in questi giorni, siamo venuti a conoscenza, che nonostante un regolare contratto sottoscritto tra le parti, il programma COSMO SKYMED di seconda generazione, è nuovamente a rischio interruzione, per il mancato finanziamento che sarebbe dovuto essere previsto all’interno della legge di stabilità 2015 in fase di approvazione con un impegno di 80 MLN €.
La FIM CISL richiama alla responsabilità le parti e sollecita il Governo affinché vengano mantenuti gli impegni per assicurare lo sviluppo di un settore strategico e di altissima tecnologia come quello spaziale che occupa personale specializzato molto richiesto dalla concorrenza. Tale impegno deve essere rivolto ad un efficace continuità della politica industriale del nostro paese in questo settore. Sull’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che dopo una gestione passata assolutamente inadeguata, è poi necessario tornare a garantire i programmi di sviluppo anche nei confronti dell’ ESA ( Agenzia spaziale europea).
Mentre per Thales Alenia Space è indispensabile recuperare l’efficienza che in questi anni è stata persa, sia in termini di professionalità, che di qualità tecnologica e competitiva rispetto alla concorrenza. I programmi di efficientamento che sono stati messi in campo in questi anni dovrebbero portare secondo le stime dell’azienda a completarsi verso la fine del 2015, per noi sono troppo lenti e non sufficienti al rilancio complessivo.
Per queste ragioni la FIM, continuerà a pressare il management aziendale per rendere più virtuosa Thales Alenia Space e dall’altra a sollecitare il governo rispetto il rispetto agli impegni assunti. Non accetteremo che siano ancora una volta i lavoratori a pagare responsabilità che non gli appartengono, l’azienda e il governo si assumano le proprie responsabilità senza utilizzare i lavoratori come “scudi umani”.
Roma, 30 ottobre 2014 Ufficio Stampa Fim Cisl