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Thales Alenia Space Italia: risuona la gran cassa spaziale italiana

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RISUONA LA GRAN CASSA SPAZIALE ITALIANA

 

Thales Alenia Space Italia, (JV tra Finmeccanica 33,3% e Thales 66,6%) si occupa della produzione di satelliti sia in campo militare che civile.

TASI, costituisce il comparto spaziale Italiano assieme a Telespazio che si occupa della gestione dei satelliti (JV – Finmeccanica 66,6% e Thales 33,3%) e i Lanciatori di AVIO Group.

Dalle notizie ufficializzate a mezzo stampa da Thales Alenia Space Italia in questi giorni, siamo venuti a conoscenza, che nonostante un regolare contratto sottoscritto tra le parti, il programma COSMO SKYMED di seconda generazione, è nuovamente a rischio interruzione, per il mancato finanziamento che sarebbe dovuto essere previsto all’interno della legge di stabilità 2015 in fase di approvazione.

 

La FIM CISL richiama alla responsabilità le parti impegnandosi a sollecitare:

 

GOVERNO :    Deve mantenere gli impegni per assicurare lo sviluppo di un settore strategico e di altissima tecnologia come quello spaziale che occupa personale specializzato molto richiesto dalla concorrenza.

Tale impegno deve essere rivolto ad un efficace assestamento della politica industriale del paese.

ASI :    E’ indispensabile mettere in condizione l’Agenzia Spaziale Italiana che dopo una gestione passata assolutamente inadeguata, possa tornare a garantire i programmi di sviluppo del settore anche nei confronti dell’ ESA

AZIENDA:       Ha un’indispensabile bisogno di recuperare l’efficienza che in questi anni ha perso sia in termini di professionalità, che di qualità tecnologica e competitiva rispetto alla concorrenza.

I suoi programmi che potrebbero completare i miglioramenti intorno alla fine del 2015 sono troppo lenti e non sufficienti.

 

La FIM, continuerà a pressare il Management TASI al fine di rendere più virtuose le proprie attività.

La FIM, si impegnerà a sollecitare il rispetto degli impegni che il governo si è assunto.

La FIM, non accetterà ricadute occupazionali a causa di responsabilità non attribuibili ai lavoratori.

La FIM, non permetterà che i lavoratori siano utilizzati come “Scudi Umani”” da azienda e governo.

 

Roma, giovedì 30 ottobre 2014

 Comunicato Stampa

Dichiarazione del segretario nazionale FIM CISL Michele Zanocco

e del coordinatore nazionale gruppo Finmeccanica Carlo Anelli

 

Thales Alenia Space: l’azienda e governo si assumano le proprie responsabilità,

i lavoratori non siano scudi umani

 

Thales Alenia Space Italia, (JV tra Finmeccanica 33,3% e Thales 66,6%) si occupa della produzione di satelliti sia in campo militare che civile. TASI, costituisce il comparto spaziale Italiano assieme a Telespazio che si occupa della gestione dei satelliti (JV – Finmeccanica 66,6% e Thales 33,3%) e i Lanciatori di AVIO Group.

Dalle notizie ufficializzate a mezzo stampa da Thales Alenia Space Italia in questi giorni, siamo venuti a conoscenza, che nonostante un regolare contratto sottoscritto tra le parti, il programma COSMO SKYMED di seconda generazione, è nuovamente a rischio interruzione, per il mancato finanziamento che sarebbe dovuto essere previsto all’interno della legge di stabilità 2015 in fase di approvazione.

La FIM CISL richiama alla responsabilità le parti e sollecita il Governo affinché vengano mantenuti gli impegni per assicurare lo sviluppo di un settore strategico e di altissima tecnologia come quello spaziale che occupa personale specializzato molto richiesto dalla concorrenza anche all’estero.            Tale impegno deve essere rivolto ad un efficace continuità della politica industriale del nostro paese in questo settore.

All’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dopo una gestione passata assolutamente inadeguata, è necessario riaffidare ruolo per garantire i programmi di sviluppo anche nei confronti dell’ ESA

A Thales Alenia Space Italia si richiede di recuperare l’efficienza che in questi anni è stata persa, sia in termini di professionalità, che di qualità tecnologica e competitiva rispetto alla concorrenza. I programmi di efficientamento messi in campo in questi anni, che dovrebbero portare secondo le stime dell’azienda a completarsi verso la fine del 2015, per la Fim sono troppo lenti e non sufficienti al rilancio complessivo.

Per queste ragioni la FIM, continuerà con rigore a pressare il management aziendale per rendere più virtuosa Thales Alenia Space e dall’altra a sollecitare il governo rispetto agli impegni assunti. Non accetteremo che siano ancora una volta i lavoratori a pagare responsabilità che non gli appartengono, l’azienda e il governo si assumano le proprie responsabilità senza utilizzare i lavoratori come “scudi umani”.

 

Roma, 30 ottobre 2014                                                                                    Ufficio Stampa Fim Cisl

 

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