Intervista a @BentivogliMarco #FIM CISL su #Jobsact, #Governo, #Sciopero
Nazione-Carlino-Giorno 20/11/2014
di Rosalba Carbutti
Intervista
BENTIVOGLI( FIM-CISL)”LA CGIL VUOLE SOLO RICOMPORRE LA SINISTRA”
L’anti Landini degli operai “Fate campagna elettorale”
Marco Bentivogli, 44 anni, leader dei metalmeccanici Cisl, non ha dubbi sullo sciopero generale :“Si rischia di confondere gli obiettivi sociali e sindacali con quelli politici. E poi che senso ha lo stop totale a Jobs Act approvato?”.
Sta attaccando la Cgil?
“ Ma sì, troppi personalismi. Si abusa di uno strumento per raggiungere un fine politico: attaccare il governo per ricomporre la sinistra”.
Non farà l’anti-Landini…
“Quando il leader della Fiom parla di sindacato ci vado d’accordo, ma ultimamente fa un po’ troppo il politico. Alla Cisl se fai politica non stai nel sindacato”.
Non è un caso che si parli di Landini come leader di un nuovo partito di sinistra.
“Spero di no. Non si possono utilizzare le manifestazioni sindacali come campagne elettorali, a discapito dei lavoratori”.
Sta dalla parte Matteo Renzi?
“Ha dato una scossa al Paese, ma lo boccio sulla politica industriale. Sono convinto, però, che Camusso e Landini richino di fare al fine dei minatori contro la Thatcher, sconfitti gloriosamente, ma comunque sconfitti con la lady di ferro al governo per gli altri dieci anni e i leader dei minatori diventano baronetto”
Quindi tollerai continui attacchi del governo ai sindacati?
“Che la Fiom e la Cgil rappresentino posizioni vecchie, dando così carburante a Renzi nei sondaggi, è vero, ma c’è anche chi, come me, pensa a giovani precari”.
In che modo?
“Di sicuro non faccio come Landini che ha consigliato al premier l’anticipo in busta paga del Tfr trasformando i giovani di oggi in una generazione di poveri”.
La battaglia sull’articolo 18 è inutile?
“E’ un’arma di distrazione di massa. Le riforme del lavoro degli ultimi cinque anni non hanno creato posti di lavoro e i 600mila licenziati dell’industria avevano tutti l’articolo’18”.
Come si risolve la tensione fuori e dentro le fabbriche?
“Sfogarsi sui ’nemici’ non serve e credo sia meglio non guardare i talk show, altrimenti invece di trovare soluzioni spacchi tutto”.
Si gioca tutto sui decreti attuativi che dovrebbero dettagliare le fattispecie dei licenziamenti disciplinari in cui è previsto il reintegro.
“Infatti invito all’unità per confrontarci con il ministro Poletti, ma accordarci in fila indiana –come ha fatto la Uil-senza sapere dove andare non ha senso”.
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