Intervista al Segretario Generale Fim Cisl Marco Bentivogli “LE TUTE BLU NON VANNO NEI SALOTTI TV”
Intervista de Il Giornale di Vicenza
di Federico Murzio
I METALMECCANICI. Ospite a Vicenza il Segretario Nazionale Bentivogli che ha puntato il dito sulla strategia della Fiom
“LE TUTE BLU NON VANNO NEI SALOTTI TV”
La Fim Cisl dura contro Landini
“Noi ripartiamo dalle fabbriche”
“Ripartire dalle fabbriche”. Ossia fare un passo indietro per farne due avanti. Non potrebbe essere più chiara di così la voce che sale dal prima riunione del direttivo del 2015 dei metalmeccanici di Fim Cisl, riunito ieri dal segretario provinciale Raffaele Consiglio e celebratosi sotto gli occhi del Segretario Generale Nazionale Marco Bentivogli. Così come, in fin dei conti, la voce di Fim non potrebbe elevarsi in un momento più delicato di questo, con l’affare campagnolo che oggi scuote gli animi, dentro e fuori i sindacati, dentro e fuori gli stabilimenti. “ Il problema –afferma Consiglio – non è trasferire parte della produzione di Romania, ma è conoscere un progetto industriale che finora ignoriamo nei dettagli”. ”siamo disponibili al dialogo – aggiunge il segretario provinciale-. Ma la dirigenza deve congelare i licenziamenti. Fino ad allora, tutti gli iscritti Fim sostengono la protesta dei lavoratori dell’azienda di via della Chimica”. L’assemblea approva i gli sguardi dei delegati oscillano in direzione in direzione di Consiglio e di Bentivogli. “La nostra forza sono gli oltre 7500 iscritti, numero che ci accredita come primo sindacato in provincia. Un territorio dove il comparto metalmeccanico è l’ossatura del sistema economico, ma che si caratterizza per sovracapacità produttiva – analizza Consiglio – Negli ultimi tempi, però sono cresciute le ore lavorative e anche i fatturati”. Tuttavia, chiosa il sindacalista “ è prematuro affermare che siamo usciti dalla crisi . Meglio affermare che stiamo ricreando sviluppo” . Intendiamoci tuona Bentivogli “ Non siamo un sindacato da intrattenimento che misura il consenso dagli audience della presenza dei nostri leader nei salotti della tv o dai “like” nei social network. Noi il consenso reale lo cerchiamo , e quasi sempre lo otteniamo , nelle fabbriche da dove oggi riparte il cammino verso il futuro”. Punta il dito direttamente contro Maurizio Landini di Fiom, Bentivogli, che al suo corrispettivo Cgil non risparmia né critiche né il passato recente. “ Alle sconfitte gloriose preferiamo portare a casa risultati”, spiega il sindacalista riferendosi, tra le altre cose, “ ad aver costretto la Fiat a tenere aperto lo stabilimento di Melfi quando tutti gli altri sindacati si sono defilati”. Come dire, tutto il resto e fuffa. “Dobbiamo ripartire dalle fabbriche, cambiando un modello sindacale che in molti casi è fermo agli anni ’70 – spiega Bentivogli – Il nostro compito non è fermarci alla contrattazione, ma fornire ai lavoratori assistenza a 360°”. Soprattutto, continua il numero 1 di Fim Cisl “Pensiamo ai giovani, a quell’85% di nuove assunzioni che non rientrano nell’art.18 e che rappresentano le nuove sfide . Sfide diametralmente opposte rispetto alle pensioni di anzianità o a quelle retributive sulle quali, purtroppo, ci siamo troppo a lungo soffermati in passato”.
29 Gennaio 2015