18 febbraio 2015 – Giornata di azione globale per difendere il diritto di sciopero
Appello di Jyrki Raina, segretario generale di IndustriALL Global Union a tutti i sindacati affiliati e ai componenti del Comitato Esecutivo
Stimate e stimati colleghe/i
Vi esortiamo il 18 febbraio 2015 a partecipare alla Giornata di azione globale per difendere il diritto di sciopero. Questa giornata di azione globale è stata promossa dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati (CIS/ITUC/CSI).
Come abbiamo spiegato in nostre comunicazioni del 24 luglio e 29 agosto del 2014, il diritto di sciopero si trova sotto attacco da parte del Gruppo di Datori di Lavoro dell’OIL sin dal 2012. Questa posizione ha paralizzato il lavoro di supervisione che realizza l’OIL sull’applicazione delle sue convenzioni e raccomandazioni. Fintanto perdura questa paralisi, l’OIL sarà meno efficace a opporsi alla violazione del diritto di sciopero, come nel caso recente della proibizione dello sciopero nell’industria metalmeccanica in Turchia.
IndustriALL sostiene la mozione che sollecita la Corte Internazionale di Giustizia di emettere un parere consultivo sul diritto di sciopero. Tuttavia, il Gruppo di Datori di Lavoro dell’OIL e alcuni Governi hanno bloccato questa proposta al Consiglio di Amministrazione OIL nel novembre 2014. Invece di presentare la mozione alla Corte Internazionale di Giustizia, una riunione tripartita si terrà a Ginevra dal 23 al 25 febbraio 2015 per discutere ulteriormente la questione. E’ quindi molto importante che inviamo un messaggio chiaro e forte ai partecipanti di questo incontro esigendo il diritto di sciopero!
Ci sono diversi modi in cui il vostro sindacato potrà partecipare a questa giornata di azione globale:
Fare pressione nei confronti di quei Governi che non appoggiano la mozione per sollecitare la Corte Internazionale di Giustizia di emettere un parere consultivo sul diritto di sciopero: Algeria, Angola, Bangladesh, Botswana, Cambogia, Chad, Corea del Sud, Etiopia, Ghana, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Kenya, Lesotho, Mali, Mauritania, Pakistan, Russia, Stati Uniti, Tanzania, Tailandia, Zimbabwe;
Organizzare proteste davanti alle sedi governative dei paesi elencati sopra;
Organizzare proteste pubbliche contro le associazioni imprenditoriali;
Diffondere informazioni tra i lavoratori spiegando l’origine di questo conflitto;
Diffondere informazioni di sostegno alla giornata di azione globale nei social networks.
Infine vi chiedo di condividere le informazioni sulle attività che saranno realizzate con i colleghi del Dipartimento Comunicazione di IndustriALL: press@industriall-union.org
Un abbraccio solidale.
Jyrki Raina
Segretario Generale IndustriALL Global Union