ANSALDO decisa la cessione: avviare confronto su piano industriale
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione del segretario nazionale Fim Cisl Michele Zanocco
e del coordinatore nazionale Fim Cisl gruppo Finmeccanica Carlo Anelli
ANSALDO, FINMECCANICA: avviare confronto su piano industriale,
garantire presenza, sviluppo tecnologico e occupazione nel nostro Paese
Nelle prime ore di questa mattina i CDA di Finmeccanica e di Hitachi riuniti contemporaneamente a Roma e Tokio hanno preso la decisione del passaggio di proprietà Ansaldo Breda e Ansaldo STS al gruppo giapponese.
La decisione comporterà un processo di passaggio del 100% delle azioni Finmeccanica di Ansaldo Breda e del 40% di quelle Ansaldo STS che durerà alcuni mesi, mentre il restante 60% di STS dovrà essere acquistato dalla borsa.
Hitachi è un gruppo con circa 330.000 addetti con un fatturato complessivo intorno ai 74 mld.
La divisione Social Infrastructor che contiene il settore trasporti di Hitachi, ha circa 11 mld di fatturato: all’interno della divisione, il ferroviario concentra il suo quartier generale a Londra e ha una produzione in Europa che rappresenta 1,2 mld di fatturato e 2.900 addetti. Con le acquisizioni italiane nel settore ferroviario e del segnalamento, Hitachi raddoppia volumi e occupati, acquisisce tecnologia e mercati tali da diventare uno dei primi leader mondiali di settore.
Entro poche settimane saranno promossi due incontri con i coordinamenti nazionali di Ansaldo Breda e Ansaldo STS per un primo esame del piano industriale e delle soluzioni occupazionali.
Gli stabilimenti interessati saranno gli attuali con l’esclusione dello stabilimento di Ansaldo Breda di Palermo relativamente al quale sono già in corso incontri anche in sede ministeriale, funzionali a trovare soluzioni industriali ed occupazionali per i lavoratori di Carini. Si ipotizza un ulteriore criticità per circa 130 lavoratori della ex-controllata di Finmeccanica, rispetto ai quali va aperto un confronto per evitare situazioni traumatiche.
La decisione di vendere il settore trasporti da parte di Finmeccanica è stata assunta già nel 2013 con l’avvallo sia del Ministero delle Finanze, che del Ministero dello Sviluppo Economico e non rispondeva a scelte industriali, ma alla necessità di “fare cassa” per ripianare i debiti della holding generati da una gestione dissennata che ha prodotto la situazione drammatica a cui oggi sia come Paese che come organizzazioni sindacali siamo chiamati a rispondere.
Oggi dopo il risanamento, l’amara decisione di vendere Ansaldo Breda e Ansaldo STS ai giapponesi dell’Hitachi risponde ad una scelta di carattere industriale, con maggiori opportunità di prospettiva e di penetrazione nei mercati grazie alla possibilità di investimento che la Holding italiana non sarebbe stata in grado di garantire.
La Fim Cisl considera indispensabile avviare sin da subito il confronto sul piano industriale del Gruppo per verificarne la garanzia della permanenza nel nostro Paese delle competenze ingegneristiche e la solidità di prospettiva attraverso il potenziamento delle capacità tecnologiche, produttive e commerciali. Riteniamo necessario infine comprendere le eventuali ripercussioni sull’indotto qualificato che ha consentito lo sviluppo delle realtà italiane e che va salvaguardato per evitare di spostare fuori del perimetro Ansaldo Breda e Ansaldo STS il prezzo di questa operazione.
Roma, 24 febbraio 2015
Ufficio Stampa Fim Cisl