Report su comitato sindacale europeo siderurgia e metalli di base (Bruxelles 12 marzo 2015)
Meeting of industriAll Europe Basic Metals Committee
Brussels, 12th March 2015
Si è tenuta a Bruxelles, nella sede del Comitato economico e sociale europeo, la riunione sulla siderurgia, Meeting of industriAll Europe Basic Metals Committee, organizzato da Industriall.
Dopo l’introduzione di Michael Bach, Chair of the Basic Metals Committee che ha focalizzato l’attenzione sullo stato dell’arte dell’Action Plan, la parola è passata ad Aleksandra Kozlowska and Gabriele Morgante (“Unit G.4 – Raw Materials, Metals, Minerals and Forest-based Industries” DG GROW), che stanno lavorando ad alcuni aspetti del Piano d’adozione per l’industria siderurgica europea del 2013 per conto della Commissione europea. In modo particolare Aleksandra Kozlowska ha evidenziato che si stanno affrontando le questioni relative all’ambiente e al clima in vista della Conferenza degli Stati di Parigi dove dovrebbe essere riconfermato l’impegno per la riduzione delle emissioni ad effetto serra, con la presenza di un tavolo di confronto sull’ETS, Emission Trading Schema (Commercio dei diritti di emissione), in cui le imprese energivore europee sono state messe in difficoltà rispetto alle rispettive imprese internazionali (impianti siderurgici ma anche cementifici, vetrerie, ceramiche, impianti chimici).
Michael Bach ha incalzato la delegazione su alcuni aspetti del Piano non trattati, senza ricevere risposte esaurienti, preoccupandosi invece del fatto che l’esclusività del Gruppo di lavoro sulla siderurgia che tanto aveva fatto per sostenere il Piano Tajani, sia confluito in un calderone. Non solo. Rispetto ad Aleksandra Kozlowska che cercava di replicare asserendo che questa è l’indicazione del nuovo Commissario all’industria e che se c’erano dei problemi, si poteva chiedere a lui l’incontro, la delegazione di Industriall ha replicato che di richieste ne sono state effettuate diverse, senza sortire l’effetto sperato.
E’ stato poi effettuato un veloce giro per rappresentare le questioni relative ai gruppi siderurgici europei. Riccardo Marcelli, Segretario regionale della Fim Cisl Umbria, ha focalizzato l’attenzione sulla questione ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni, tracciando le linee guida dell’accordo sottoscritto tra le parti sociali al Ministero dello sviluppo economico concentrandosi sul dumping: perché dall’inizio della crisi le produzioni di acciaio inossidabile sono state sempre più penalizzate da pratiche commerciali sleali, protezionismo di paesi terzi ed eccessiva concentrazione dei produttori di materie prime. Questioni che hanno interessato pure gli altri competitor europei come Aperam, Acerinox e in parte Outokumpu. Di conseguenza è assolutamente urgente valutare la possibilità di affrontare con decisione tutte le pratiche sleali e ciò è ancora più urgente in considerazione che l’eccesso di capacità produttiva che colpisce in maniera massiccia nazioni come Cina e Taiwan, inducono a pratiche commerciali sleali per esportare le loro eccedenze di produzioni. Su questo fronte Aleksandra Kozlowska ha rivelato che entro il mese di marzo la Commissione europea dovrebbe pronunciarsi tracciando le linee guida per ridurre le importazioni. La notizia è stata esaltata dai colleghi di Arcelor Mittal con riferimento ad Aperam. Bart Samyn segretario generale aggiunto di industriAll Europe ha confermato l’impegno del sindacato europeo su questo argomento
Fausto Fagioli, Segretario della Fim Cisl di Piombino, invece, ha illustrato tutto il lavoro messo in atto dalle Organizzazioni sindacali per riuscire a scongiurare il blocco totale delle produzioni a Piombino e soprattutto gli sforzi per ottenere una nuova prospettiva per tutta l’area a caldo, sforzi condivisi e supportati anche da Governo e dalle Istituzioni locali.
Emanuele Fantini, Segretario della Fim Cisl di Bergamo, ha fotografato la situazione della Tenaris dove la crisi è legata al prezzo del petrolio, in forte discesa; le crisi possono essere gestite con gli ammortizzatori sociali e non con gli esuberi che, addirittura, andrebbero a colpire 406 lavoratori di cui 130 giovani apprendisti che vanno invece considerati come il futuro dell’azienda stessa. Un tema, quest’ultimo, ripreso successivamente quando si sono affrontate le questioni relative all’aspetto demografico nelle realtà siderurgiche.
Enrico Gibellieri, ha parlato di Ilva, consegnando un documento del Pd alla delegazione rispetto alle ultime questioni (c’è stato un veloce quanto animato dibattito perché inizialmente i presenti avevano pensato ad aiuti dello Stato in senso stretto).
Aleksandra KOZLOWSKA ha insistito nuovamente sulla riunione prevista per il 27 maggio dell’Ets. A questo punto Michael Bach ha sottolineato nuovamente la perdita di esclusività di questo gruppo di lavoro, mentre Enrico Gibellieri evidenza che questo cambio di strategia da l’impressione di voler distogliere l’attenzione dalle questioni della siderurgia, come se fossero risolte, ma tutti sanno che non è così: “E’ trascorso troppo poco tempo. Quale messaggio industriale si può dare?”. Isabelle Barthès, di IndustriAll Europe, replica che il Piano siderurgico non è solo clima ed Ets, ma anche politiche commerciali: “Come combattere le minacce dalla Cina sull’acciaio inossidabile? Questo doveva essere un problema prioritario. Altro problema che è stato trascurato è pure quello dell’occupazione”. Riccardo Marcelli supporta la posizione di Isabelle ricordando la “risoluzione del 17 dicembre 2014 sul settore siderurgico nell’UE: tutela dei lavoratori e dell’indutriall”. Anche Todeschini, Fo Métaux, si dice amareggiato invocando che l’Unione europea protegga l’industria e i posti di lavoro.
La riunione è proseguita cercando di capire quali misure i Governi stiano prendendo per debellare la crisi. In Germania, dove si prevede un aumento di produzione per il 2015 dell’1% dovuto a soddisfare il fabbisogno interno, è stato introdotto il salario minimo a 8,50 euro, mentre il sistema pensionistico ha portato a 67 la soglia (questa scelta è stata definita un omicidio). Uwe Finck, di Ig Metall ricorda l’accordo sottoscritto nella divisione Steel di ThyssenKrupp in cui è stato deciso di ridursi l’orario di lavoro, mantenendo tutti gli occupati, per non perdere la professionalità in vista dell’eventuale ripartenza. Lo stesso Finck ha presentato delle slide dove è stato messo l’accento su temi come quello demografico, della salute, dell’occupabilità dei lavoratori, della salute, auspicando che ci siano degli accordi per accompagnare i lavoratori della siderurgia ad una sorta di pre-pensionamento nel tentativo di non far diminuire le motivazioni in considerazione dell’età media piuttosto elevata (esperienza ThyssenKrupp work life balance, seminario pilota per aiutare ad andare in pensione).
Enrico Gibellieri ha sottolineato come in Italia il cambio generazionale nelle grandi aziende siderurgiche è avvenuto grazie alla Legge per i benefici sull’amianto.
Rudolph Hoeben and Frank Grimberg della, Tata Steel, FNV hanno presentato il “Plan for the Social and Sustainable Revamping of the European Steel Industry” (di cui allego una sintesi in Pdf Fnwbruxellesmarzo2015). Infine Isabelle Barthès/Enrico Gibellieri hanno confermato la presentazione per il 29 aprile di uno studio effettuato da Syndex su “L’informazione e la consultazione sulle questioni dell’ efficienza delle risorse nell’industria siderurgica europea (allego anche il questionario questionnaire IndustriAll Pté ressources-okv2 2 che ho ricevuto in un incontro svoltosi a Terni).
(a cura di Riccardo Marceli, Fausto Fagioli, Emanuele Fantini)
Nota: Un invito a fare attenzione a quanto riportato nella presente relazione che viene da traduzione simultanea dove l’oratore, il traduttore ed il sottoscritto che deve a volte interpretare quanto ascolta sono a rischio di riportare alcune imprecisioni. Qualora si voglia divulgare informazioni o dati è bene chiederne riscontro e verifiche più approfondite.