INTEGRATIVO STMICROELECTRONICS: ROTTO IL TAVOLO DI TRATTATIVA
Comunicato sindacale
CONTRATTO INTEGRATIVO STMICROELECTRONICS:
ROTTO IL TAVOLO DI TRATTATIVA. LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E LE RSU PROCLAMANO SCIOPERO DI 8 ORE
Dopo tre incontri non è ancora stato possibile aprire il negoziato sul contratto di secondo livello in STMicroelectronics, scaduto da ormai due anni e dopo oltre sei mesi dalla presentazione della piattaforma sindacale.
La situazione impone questioni urgenti sulle quali è assolutamente necessario aprire in tempi brevi il confronto:
- Per quel che riguarda le questioni strategiche ed i loro effetti sull’occupazione e sul futuro stesso dell’azienda nel nostro Paese, è urgente discutere di cosa STM intenda fare per consolidare e innovare gli stabilimenti italiani, con investimenti aggiuntivi a quelli già dichiarati, che sono insufficienti e che rischiano di essere ulteriormente ritardati o ridotti. La situazione nelle aree produttive è critica, anche a causa della vetustà degli impianti, e va affrontata con determinazione e con la volontà di consolidare e garantire un futuro di avanguardia a questi siti, inclusi anche quelli di progettazione e ricerca, come condizione inevitabile per rafforzare la presenza in Italia ed in Europa, e anche come occasione per offrire una soluzione al problema Micron (assieme a Micron stessa), che ormai riguarda 18 persone, che hanno sulla testa la “spada di Damocle” della scadenza della cassa integrazione nelle prossime settimane.
- Il confronto va esteso anche alla situazione dei diversi gruppi: le vicende sul fronte digitale (concentrato soprattutto in Francia, ma non solo) restano preoccupanti, e anche nei settori che fino ad oggi hanno “tirato” l’azienda cominciano a comparire segnali non certo tranquillizzanti.
- C’è l’urgenza di offrire ai lavoratori ST una risposta salariale positiva e di qualità, dopo che il PdR ha erogato una cifra eccessivamente bassa, a causa di una forzatura della direzione sugli indicatori produttivi, che hanno prodotto nel 2014 un risultato pari a zero, in un momento nel quale ST è tornata all’attivo, grazie soprattutto all’attività svolta in Italia, e nonostante siano stati distribuiti oltre $300M.ni agli azionisti e sia stato deciso di erogarne altri 350 nel 2015. La trattativa sul PdR è, quindi, da aprire con urgenza.
- Lo stesso vale per Unisalute, su cui, senza un aumento consistente del “premio”, sarà impossibile migliorare le condizioni, che rischiano, anzi, di venir meno senza un intervento in tempi brevi: l’azienda ha almeno riconosciuto la necessità di procedere ad un intervento minimo, anticipando per quest’anno una piccola parte di quanto richiesto, per evitare il blocco delle prestazioni nel 2015.
Di fronte a questa situazione, è incomprensibile e inaccettabile l’atteggiamento della direzione STM: il continuo riproporre, come pretesto per non avviare il negoziato, l’esistenza di un contenzioso economico con alcuni lavoratori del sito di Catania, rappresenta un vero e proprio segno di rottura. L’azienda ha dichiarato infatti che non saranno previsti ulteriori incontri sulla piattaforma fino a che non sarà risolto quel contenzioso, che potrebbe durare anni.
Non è possibile legare il destino del contratto integrativo di quasi 10.000 persone all’esistenza di una vertenza locale che nulla ha a che vedere con il contenuto della piattaforma o con gli scopi dell’integrativo stesso; questi contrasti sono risolvibili, peraltro, solamente attraverso un serio confronto in sede locale.
Fim, Fiom e Uilm e il coordinamento sindacale di STM considerano inaccettabile l’atteggiamento dell’azienda che si rifiuta di confrontarsi su una piattaforma votata a maggioranza dai lavoratori e che chiede una redistribuzione più equa degli utili e condizioni normative migliori, anche a tutela dei lavoratori degli appalti.
Per questo, si è deciso di passare all’azione, dichiarando un pacchetto di 8 ore di sciopero. Il 30 aprile si sciopererà in tutti i siti con le modalità stabilite a livello territoriale. Lo sciopero sarà preceduto, in tutte le sedi, da iniziative di informazione, sensibilizzazione e confronto con tutte le lavoratrici ed i lavoratori a partire già dai prossimi giorni.
Il coordinamento sindacale di STM ha, inoltre, avviato la preparazione di un’assemblea pubblica dedicata al settore della microelettronica, da realizzare al più presto, coinvolgendo tutti gli “attori” principali, a partire dal Governo e dai ministeri competenti, le associazioni di settore, la politica a livello locale/regionale e a livello nazionale. Si cercherà di dare all’iniziativa anche un respiro europeo, coinvolgendo anche sindacati e istituzioni in Europa, a partire da quelle Francesi con cui è necessario avviare al più presto un confronto per rafforzare il sostegno a questo settore.
Fim Fiom Uilm nazionali
Coordinamento nazionale Rsu
Roma, 7 aprile 2015