Alcatel: accordo raggiunto, ora utilizzare tempo per trovare soluzioni
Comunicato Stampa
Dichiarazione del coordinatore nazionale Fim Cisl Gruppo Alcatel Giuseppe Ricci
Alcatel: accordo raggiunto, ora utilizzare tempo per trovare
soluzione al sito di Trieste
Accordo raggiunto presso il Ministero del Lavoro il 7 maggio, per i lavoratori dell’Alcatel dopo la mobilitazione e le iniziative di questi giorni culminate con l’incontro con diversi parlamentari e l’interessamento del Sottosegretario del Ministero del Lavoro On. Franca Bondelli. Intesa, che al momento scongiura in extremis i licenziamenti di 43 lavoratori.
L’accordo siglato prevede:
- l’utilizzo di un periodo di cassa integrazione in deroga a zero ore di cinque mesi, a partire dal 7 maggio, per 24 lavoratori, che sono il numero residuo di esuberi dello shift plan;
- i lavoratori che aderiranno alla mobilità entro il 7 luglio avranno un incentivo pari a quanto erogato finora (26 mensilità col minimo di 70000 euro + preavviso + indennità di mobilità);
- i lavoratori che hanno già concordato l’uscita in mobilità, in aggiunta all’incentivo previsto, riceveranno una quota pari a 5 mensilità dell’indennità di cassa integrazione.
La cassa integrazione in deroga non prevede l’anticipo dell’indennità economica da parte dell’azienda, pertanto, per ovviare ai tempi lunghi di erogazione da parte dell’INPS è possibile ricorrere al meccanismo dell’anticipo sociale, tramite il quale questa indennità viene anticipata dalle banche. Durante la cassa integrazione in deroga, si continueranno ad utilizzare gli stessi strumenti per la ricollocazione interna ed esterna, nonché per la riqualificazione professionale, fin qui utilizzati.
L’accordo raggiunto ci permette di tirare una boccata d’ossigeno, ora però è importante evitare che venga ceduto lo stabilimento di Trieste aprendo un confronto con il Governo soprattutto a fronte dell’acquisizione Alcatel da parte di Nokia.
La Fim a tal riguardo martedì 12 maggio ha convocato un assemblea con i lavoratori del sito di Trieste per aprire un confronto sui rischi della possibile cessione del sito
Roma, 8 maggio 2015
Ufficio Stampa Fim Cisl