Zanocco, Finmeccanica: continua confronto, Fiom distorce la realtà.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Michele Zanocco
FINMECCANICA: continua il confronto. Fiom distorce la realtà.
E’ proseguito nella giornata odierna il confronto sul Contratto di Secondo Livello Finmeccanica One Company affrontando il tema dell’armonizzazione del cedolino paga. La discussione sta entrando nel merito delle varie voci retributive estremamente diversificate tra le varie aziende per trovare una soluzione coerente da poter applicare in modo univoco a tutti i lavoratori dal 1 gennaio prossimo.
Alcuni elementi positivi sembrano emergere: tra questi l’importante apertura sulla costituzione di un nuovo modello di inquadramento per valorizzare le professionalità esistenti dei lavoratori con un confronto che si dovrà concludere nel corso del prossimo anno. Stamattina inoltre sembra definitivamente concluso il confronto solo con la Fiom relativo alla cessione/fusione delle varie aziende nella nuova Società che avrà vita dal mese di gennaio.
Leggiamo però dichiarazioni della Fiom, che lascerebbero intendere che Fim e Uilm avrebbero dato il via libera a procedure di licenziamento accettando la formulazione aziendale. Una falsità. L’azienda non ha dichiarato che ci saranno licenziamenti a causa del trasferimento d’azienda, in modo cautelativo come Fim e Uilm abbiamo impegnato, invece, la stessa al confronto e alla negoziazione per l’identificazione di idonei strumenti di gestione di eventuali insaturazioni tra cui riqualificazione professionale e insourcing di attività.
Le bugie come sempre hanno le gambe corte! La Fiom continua a distorcere la realtà, la storia non solo in Finmeccanica, dimostra la loro incoerenza. Tre anni fa all’atto della costituzione della nuova SelexES la Fiom non accettò una medesima procedura e poco dopo firmò il licenziamento di 3000 persone di cui quasi 2000 in Italia. La Fim Cisl, nel ritenere esperita la procedura, ha fatto ancora una volta il suo dovere per rappresentare e tutelare al meglio i lavoratori. Lo abbiamo fatto nella convinzione che anche i problemi più difficili vanno affrontati con determinazione e fermezza ma nella consapevolezza che le aziende si condizionano con gli accordi, come dimostrano i contratti nazionali firmati da Fim e Uilm. Chi non firma i contratti ma si tiene ben stretti i benefici di quelli firmati dagli altri (soldi e diritti), non può darci lezioni di come si tutelano le lavoratrici e i lavoratori.
Roma, 24 novembre 2015
Ufficio Stampa Fim Cisl