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Giornata Internazionale dei Migranti: i Sindacati per l’inclusione dei rifugiati

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Nella Giornata Internazionale dei Migranti Il 18 dicembre, il movimento sindacale europeo sotto la guida della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) chiede solidarietà con i rifugiati che arrivano in Europa.

L’Unione Europea ha la responsabilità di trattare i richiedenti asilo con rispetto e con dignità, una volta che atterrano sulle nostre coste. Ciò che è necessario è anche uno sforzo concertato per sostenere i paesi in via di sviluppo nella risoluzione dei conflitti, nel rafforzamento delle istituzioni e per fornire un’assistenza sostanziale per il loro sviluppo economico, al fine di migliorare la qualità della vita delle popolazioni e la loro capacità di sostenere se stessi. Queste sfide possono essere affrontate solo attraverso impegni affidabili a lungo termine che non possono essere contrattati via via per opportunismo politico.

IndustriAll Europe e i suoi sindacati affiliati, in collaborazione con l’appello a tutti gli attori politici e le alle istituzioni della UE e dei suoi Stati membri, lavorano per migliorare l’accoglienza dei rifugiati nella società, in modo che la situazione disperata di esseri umani che hanno bisogno di protezione, in fuga da guerre e persecuzione politica, non sia sfruttato elettoralmente dai “populisti”, affrontando con determinazione l’estremismo di destra e la xenofobia.

Impegno all’inclusione e integrazione dei rifugiati nella società, in particolare nel mondo del lavoro, attraverso:

  1. Maggiori investimenti nei servizi pubblici, al fine di soddisfare le esigenze dei rifugiati e delle comunità locali
    Impegno della Commissione Europea a sviluppare efficaci politiche a livello UE per l’asilo e politiche credibili per la migrazione legale e l’integrazione;
  2. Assunzione di responsabilità di tutti gli Stati membri UE a mostrare solidarietà nell’accogliere e reinserire i rifugiati, aprendo la discussione sulla revisione dei regolamenti di Dublino;
  3. Valorizzando la contrattazione collettiva nel raggiungere accordi tra datori di lavoro e lavoratori per l’assunzione dei rifugiati nelle aziende, rassicurando i lavoratori locali che i loro salari e le loro condizioni non saranno compromessi.

“L’Europa non può voltare le spalle a persone in fuga da guerre, persecuzioni e catastrofi,” ha dichiarato Ulrich Eckelmann, Segretario Generale di IndustriAll Europe. “Abbiamo leggi che estendono chiaramente la protezione verso persone la cui vita sarebbe altrimenti in pericolo”.

“I sindacati stanno lavorando verso l’inclusione nella società dei nuovi arrivi e, in particolare, per favorire la loro integrazione nel mercato del lavoro, ove possibile. Al fine di assumersi questo grande e importante compito, l’Europa necessita di investimenti nei servizi pubblici aggiuntivi e una maggiore azione per garantire la parità di retribuzione per eguale lavoro. In nessun caso si devono continuare a sfruttare i rifugiati – dopo il viaggio – come una fonte economica per il lavoro a basso costo”, ha detto Eckelmann.

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I sindacati europei hanno creato una rete di mille punti di contatto, in tutta Europa, per fornire assistenza ai migranti in materia di registrazione, permessi di lavoro, istruzione e altre questioni pratiche. I sindacati sono in prima linea per l’inclusione e integrazione dei rifugiati e, in rappresentanza dei diritti dei rifugiati, si impegnano sui posti di lavoro per accordi contrattuali equi per i lavoratori locali e i rifugiati.

La Confederazione Europea dei Sindacati (CES) ha organizzato oggi una conferenza a Zagabria, in Croazia, nella Giornata Internazionale dei Migranti, per evidenziare e discutere sulle risposte concrete alla crisi umanitaria dei rifugiati: https://www.facebook.com/events/1659386104349001/

“La solidarietà è un motto forse troppo usato sindacalmente”, ha detto il segretario generale della CES Luca Visentini, “ma in questo caso in cui arrivano in Europa centinaia di migliaia di rifugiati, la solidarietà è la parola migliore per descrivere quello di cui abbiamo bisogno per mantenere una decenza umana ed evitare un conflitto serio.”

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(articolo pubblicato nel sito web di IndustriAll Europe e tradotto in italiano da Gianni Alioti, responsabile Ufficio Internazionale FIM-CISL)