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4° INFOCONTRATTO- FIM: basta temporeggiare, il negoziato riparta dai contenuti

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Roma 21 gennaio 2016

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Nella giornata di oggi presso Confindustria di Roma è ripresa la trattativa, con il quarto incontro, per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

Nell’incontro Federmeccanica ha evidenziato la situazione di rallentamento della produzione industriale nell’ultimo periodo del 2015, riscontrata anche dai dati congiunturali del settore metalmeccanico, che unitamente alla situazione negativa sul quadro internazionale non sono segnali positivi per il rinnovo del CCNL.

L’associazione degli industriali metalmeccanici ha ribadito, ancora una volta, i contenuti della propria proposta presentata nell’ultimo incontro, sottolineando che la stessa va considerata come organica, da valutare complessivamente e da non spezzettare a piacimento.

La FIM-CISL ha chiesto di avviare il negoziato di merito sui punti delle diverse piattaforme, ricordando che al quarto incontro bisogna cercare di aprire la trattativa su ogni capitolo aperto.

Nello specifico la FIM-CISL ritiene che nelle proposte presentate ci siano aperture sulle questioni normative, e al riguardo ha ribadito quanto già evidenziato nell’ultimo incontro sulla presenza di alcuni elementi positivi, esprmendo però le richieste di modifica o contrarietà su altri aspetti. Per quanto riguarda la parte economica, la Fim ritiene che la proposta sulla struttura salariale presentata da Federmeccanica, contenga due grandi contraddizioni:

1) l’impostazione del salario minimo di garanzia, nell’accezione di Federmeccanica, graverebbe maggiormente sulle aziende in difficoltà e libererebbe invece tutte le altre aziende dalla regolazione salariale di garanzia per tantissimi anni, con forti penalizzazioni per i lavoratori;

2) la proposta dell’associazione delle imprese avrebbe inoltre il demerito di scaricare tensioni salariali nelle aziende attualmente con trattamenti economici superiori al livello minimo di garanzia, pari al 95% del totale, che si risolverebbero negativamente con erogazioni unilaterali e discrezionali delle imprese, con l’indebolimento del ruolo contrattuale delle Rsu e del sindacato.

Il Segretario Generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli ha ribadito l’importanza di rinnovare il contratto su tutti i punti, compresa la parte salariale, partendo da una visione comune degli obiettivi e non dalle pregiudiziali politiche. “Non siamo contrari a innovare anche profondamente il sistema contrattuale con questo contratto – ha ribadito il segretario della Fim – ma non può essere che la proposta crei più problemi che soluzioni ai lavoratori. L’obiettivo comune deve essere la tutela del potere d’acquisto del salario ed è necessario lavorare sull’estensione della contrattazione di secondo livello, e pertanto dobbiamo decidere quali devono essere le proposte concrete per garantire questi obiettivi. Il CCNL deve salvaguardare il potere di acquisto di tutti i lavoratori, e quindi consideriamo negativamente il fatto che per Federmeccanica il rinnovo dovrebbe riguardare solo il 5% di questi e, su questo punto la Fim è fortemente contraria”.

È necessario inoltre, affrontare concretamente già nel negoziato la riforma dell’inquadramento professionale, per evitare i continui rinvii fatti nel passato. Sui temi della partecipazione occorre rafforzare i contenuti della proposta di Federmeccanica che è assolutamente debole, come pure deve essere rinforzata la proposta sul fondo di sostegno al reddito anti crisi, alla luce della riduzione della copertura e della durata dell’attuale strumentazione perla gestione sostenibile delle crisi.

Dal 28 gennaio, data del prossimo incontro, le parti hanno condiviso di avviare un negoziato più intenso in delegazione ristretta che affronti i singoli contenuti. Per la FIM è indispensabile intensificare il negoziato per dare ai lavoratori una risposta positiva ed immediata con il rinnovo del contratto oramai scaduto il 31 dicembre 2015.

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