General Electric, Alberta: subito modifica piano, costruire condizioni di rilancio e occupazione
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale della Fim Cisl Nicola Alberta
General Electric, Alberta: subito modifica piano di tagli e ristrutturazione.
Costruire condizioni di rilancio e occupazione.
I sindacati europei sono riuniti oggi a Bruxelles per il coordinamento sindacale General Electric di IndustriAll, per chiedere la modifica del maxi piano di ristrutturazione annunciato dalla multinazionale americana, lo scorso 13 gennaio. Piano che prevede 6500 tagli per l’Europa di cui 236 in Italia nel sito di Sesto San Giovanni.
Per il segretario nazionale della Fim Cisl Nicola Alberta presente all’incontro: “parlare di ottimizzazione da parte di GE quanto si tagliano posti di lavoro e si chiudono siti industriali è una beffa, non si ottimizza licenziando e riducendo capacità produttiva. Il piano presentato da GE – dice – è tutto orientato al ritorno finanziario e subordina ad esso, gli investimenti e lo sviluppo delle attività industriali. Si disinveste con un ridimensionamento e l’abbandono di segmenti produttivi. Riteniamo inaccettabili e incomprensibili – sottolinea – sia sul piano industriale, quanto sul piano sociale i tagli annunciati per il sito di Sesto San Giovanni (Mi) che è un eccellenza tecnologica. Il nuovo piano dovrà necessariamente prevedere prospettive industriali e occupazionali di rilancio.
L’azienda deve aprire, subito un confronto reale con rappresentati dei sindacati nazionali, il CAE (comitato aziendale europeo) e con il coinvolgimento pieno dei lavoratori, costruire le condizioni per un piano alternativo di rilancio del gruppo nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’avio e dei servizi avanzati.
Il Governo deve porre a GE precise condizioni a garanzia degli investimenti e dell’occupazione. E lo stesso deve fare l’Unione Europea. Dei 305 mila dipendenti che GE ha nel mondo, oltre la metà sono in Europa, di questi 13.000 in Italia. Un patrimonio di competenze e professionalità che va tutelato e valorizzato per rilanciare il Gruppo”.
Roma 29 gennaio 2016
Ufficio Stampa Fim Cisl