MINACCE AD AUGUSTO DI MEO. BENTIVOGLI LA FIM A FIANCO DI AUGUSTO, CONTRO LA CAMORRA
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Generale Marco Bentivogli
Minacce ad Augusto Di Meo
BENTIVOGLI: A FIANCO DI AUGUSTO, CONTRO LA CAMORRA
La minaccia di morte ricevuta da Augusto Di Meo, il testimone di Giustizia che ha assistito all’uccisione di Don Peppe Diana, è arrivata durante la settimana del Campo Giovani della Fim Cisl a Casal di Principe, in cui 50 giovani metalmeccanici hanno lavorato – assieme ad NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) – nei campi confiscati alla criminalità organizzata e hanno incontrato ogni giorno personaggi-simbolo della lotta alla camorra.
“La minaccia ad Augusto Di Meo è una minaccia a tutta l’Italia migliore, quella che non si arrende ai soprusi e alle ingiustizie e alla piaga della criminalità organizzata. Augusto è un esempio di coraggio e di cittadinanza attiva per tutti noi ed è diventato immediatamente un punto di riferimento per la nostra giovane generazione di metalmeccanici che ha avuto la fortuna ed il piacere di incontrarlo e conoscerlo durante il campo di lavoro. Assieme a tutti gli uomini e donne che hanno dedicato la loro vita a ridare dignità e speranza ad una terra che oggi non è più la terra dei clan ma è la terra dei casalesi veri, appartiene alle tante persone oneste, che onorano l’impegno, pagato col sangue, di Don Peppe Diana.
La minaccia che ha ricevuto è un gesto vile e oggi ancora più grave che in passato, perché – proprio grazie all’esempio e al lavoro quotidiano di persone come Augusto – è aumentata la consapevolezza e la coscienza in quella comunità e in tutto il Paese.
Esprimo, a nome di tutta la Fim, la nostra solidarietà e vicinanza ad Augusto. Quando abbiamo chiuso il campo, ci siamo presi un impegno: quello di non spegnere mai i riflettori e di intensificare la nostra azione educativa e di sostegno concreto, che la Fim porta avanti da tempo. Augusto, non sarai mai solo. Continueremo ad impegnarci, con ancora più forza, perché il tuo esempio ci ha insegnato tanto e non permetteremo che si spenga la luce della speranza che tu hai contribuito ad accendere”.
Roma, 28 giugno 2016
Ufficio Stampa Fim Cisl