Riforma Costituzionale, BENTIVOGLI: Conoscere per essere liberi di scegliere. Riformare la Costituzione per farla vivere oggi
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Generale FIM Cisl Marco Bentivogli
Riforma Costituzionale, BENTIVOGLI: Conoscere per essere liberi di scegliere.
Riformare la Costituzione per farla vivere oggi
Domani 22 settembre si parla di Riforma Costituzionale nella iniziativa organizzata dalla FIM Cisl alle 14.00 presso l’Hotel Palatino a Roma.
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Un confronto di merito, un approfondimento specifico sulle ricadute della riforma che interesseranno in particolare il mondo del lavoro e l’economia.
Marco Bentivogli, Segretario Generale della FIM Cisl, e Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl, si confronteranno con la parlamentare ed economista Irene Tinagli, con il Presidente dei Giovani Industriali di Confindustria Marco Gay e con il Presidente della Commissione Bilancio al Senato, Giorgio Tonini.
Per Marco Bentivogli: “un sindacato degno di questo nome non può prendere parte a scontri tra tifoserie ideologiche, soprattutto su questioni così delicate ed importanti per il mondo del lavoro e per i cittadini quale è la Riforma Costituzionale. Troppo spesso è successo che, anche a causa di prese di posizione ideologiche del sindacato, le coscienze di molti lavoratori siano state sequestrate dai populismi, di destra o di sinistra. C’è il rischio che in pochi voteranno sul merito della riforma.
La FIM è convinta che spetti al Sindacato recuperare un forte ruolo educativo per costruire una cittadinanza attiva e consapevole nel nostro Paese. E perché ci possa essere piena consapevolezza, bisogna parlare di merito e non solo di slogan: cosa cambierà con la Riforma per le infrastrutture, per l’economia, per l’energia, per le politiche attive del lavoro o per il commercio estero? Su queste e su altre domande di forte interesse per tutto il mondo dell’industria ci confronteremo domani.
Sono inoltre convinto – conclude Bentivogli – che un Sindacato contrario a priori alle riforme sia contro natura. Negli ultimi 70 in Italia abbiamo visto succedersi ben 63 Governi (contro i 20 del Regno Unito e i 24 della Germania). Farraginosità del bicameralismo, instabilità e Titolo V sono stati un mix devastante per economia e lavoro. Immobilismo che è stato lo specchio della mancanza di progettazione politica riformatrice di cui il nostro Paese è stato vittima, ulteriormente acuita da migliaia e migliaia di ricorsi tra Stato e Regioni proliferati dopo la Riforma del Titolo V ideata dal Governo D’Alema. Il risultato è un paese spaventato e bloccato, sempre alle prese con gli allarmi stonati per i “rischi per la democrazia” o la “deriva autoritaria. Oggi non è più tempo di scontri: è tempo di riforme, di fare poche cose ma tutti insieme”.
Roma, 21 settembre 2016
Ufficio Stampa Fim Cisl