Contratto: Bentivogli, esempio per tutto il Paese – L’Unità
Esempio per tutto il paese
L’Unità – 27 novembre 2016
di Marco Bentivogli Segretario Generale Fim Cisl
E’ stata durissima ma siamo arrivati insieme e bene, con un contratto unitario e innovativo, cose che spesso non sono state insieme. Non era scontato nella categoria più divisa di tutto il mondo sindacale.
E’ stata una vertenza durissima, durata 13 mesi, 20 ore di sciopero, oltre a manifestazioni, presidi e centinaia di assemblee nelle fabbriche. Oltre 1,6 milioni i lavoratori interessati. Era il contratto più difficile della storia dei metalmeccanici ma proprio i metalmeccanici hanno saputo scrivere una pagina importante della nuova storia di un settore così strategico per l’economia del nostro Paese, così duramente colpito dalla crisi economica e dai licenziamenti, oltre 300mila posti di lavoro persi, in un epoca segnata dalla deflazione.
Lo abbiamo saputo fare insieme, superando divisioni e pregiudizi che ci hanno tenuto lontani in tutti questi anni. Recuperando anche rapporti umani, grazie al sostegno delle iscritte e degli iscritti e dei tanti delegati che queste divisioni le hanno vissute e duramente sulla loro pelle. E’ un contratto fortemente innovativo, centrato su elementi nuovi o rinnovati che muteranno profondamente il ruolo, partecipazione, competenze e riconoscimento delle professionalità dei lavoratori nelle aziende.
Il diritto soggettivo più importante per tutti i metalmeccanici, dopo quello su salute e sicurezza, diventa quello della formazione a partire – ad esempio – da una campagna di recupero del gap di competenze digitali, assieme ad un rinnovato ed aggiornato diritto allo studio.
Viene inoltre, finalmente, riconosciuto anche nel nostro Paese, come in gran parte dell’Europa, il valore della partecipazione dei lavoratori e del sindacato nelle scelte strategiche aziendali, istituendo il comitato consultivo di partecipazione in tutte le grandi aziende, e diffondendo la contrattazione di secondo livello per aumentare la produttività e valorizzare il contributo dei lavoratori.
Il welfare integrativo assume un peso, anche, economico, molto importante e si affianca al salario, sul quale abbiamo convinto Federmeccanica a superare il decalage percentuale proposto e a riconoscere la rivalutazione sulla base dell’Ipca.
I metalmeccanici sono un buon esempio per la storia presente e futura del nostro Paese. L’unità sindacale ha senso solo così, se è frutto di rispetto reciproco e sintesi che guardano il futuro senza temerlo ma con il coraggio di anticiparlo. Le relazioni industriali e la rappresentanza sono fortemente in discussione, la giornata di ieri riapre una partita che rischiava di chiudersi con tutti più deboli, restiamo in campo, insieme e più forti.