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Infocontratto n° 24: ANCORA UNA VOLTA I METALMECCANICI FANNO LA STORIA UN CONTRATTO FORTE E INNOVATIVO

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PARTECIPAZIONE, FORMAZIONE, WELFARE, TUTELA DEL REDDITO

Nella giornata del 26 novembre 2016 è stata raggiunta tra Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl per oltre un milione e seicentomila lavoratori metalmeccanici.
I metalmeccanici hanno saputo scrivere una nuova storia, grazie alla grande generosità e partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conquistare un contratto impegnativo e innovativo, centrato sulla formazione e sul diritto allo studio, sul welfare integrativo, sulla riforma dell’inquadramento, sulla partecipazione e su un ruolo più forte delle RSU e degli RLS.
Il percorso di consultazione e approvazione dell’ipotesi di accordo
Nei prossimi giorni si terranno gli Organismi dirigenti di Fim, Fiom, Uilm per la valutazione e approvazione formale, il giorno 1 dicembre si terrà a Roma l’Assemblea nazionale dei delegati Fim-Fiom-Uilm, ci saranno quindi le Assemblee dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro e nei giorni 19-20-21 dicembre 2016 è prevista la consultazione certificata dei lavoratori.
RELAZIONI SINDACALI E PARTECIPAZIONE – Verrà recepito il testo unico sulla rappresentanza del 10/1/2014 tra Cgil-Cisl-Uil e Confindustria, anche per favorire il massimo coinvolgimento dei lavoratori, per valorizzare gli iscritti e il ruolo della RSU. La contrattazione aziendale viene rafforzata, si spingerà per l’estensione anche nelle piccole aziende che oggi ne sono prive, con un ruolo più forte dei territori. Nelle grandi imprese vengono costituiti comitati di partecipazione per un confronto più forte sulle strategie industriali e la tutela dell’occupazione, e vi saranno specifici incontri nelle aziende sovranazionali per approfondire le informazioni dei Cae che riguardano gli stabilimenti italiani.
Saranno definiti gli indirizzi per sperimentare in azienda forme di partecipazione avanzata dei lavoratori.
FORMAZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO – E’ stato introdotto per la prima volta nel contratto dei metalmeccanici il diritto soggettivo del lavoratore alla formazione continua, con 24 ore procapite nel triennio, per il rafforzamento delle competenze trasversali, linguistiche, digitali, tecniche o gestionali.
Le Commissioni per la formazione avranno un ruolo fondamentale nella co-progettazione dei programmi di formazione, a partire da una campagna per il recupero del gap di competenze digitali, dell’innovazione tecnologica e organizzativa.
Il diritto allo studio (le 150 ore) viene rivitalizzato sull’alfabetizzazione e l’istruzione linguistica, e viene ulteriormente esteso, con il riferimento al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, per agevolare l’accesso dei lavoratori all’istruzione professionale, superiore e universitaria.
CONCILIAZIONE VITA-LAVORO E ORARI – Nel contratto acquista piena cittadinanza il tema fondamentale della conciliazione tra il tempo della vita personale e familiare e quello lavorativo e professionale, prevedendo la contrattazione delle forme di orario utili, la banca del tempo per l’accesso flessibile al pensionamento, il lavoro agile svolto in parte all’esterno per una migliore auto-organizzazione dell’orario, la fruizione a ore dei congedi parentali per la mamma e il papà, la possibilità di periodi continuativi di ferie e permessi per il ricongiungimento familiare dei migranti.
Così pure si opera un passo in avanti sulle necessità di cura e assistenza con il tema nuovo delle ferie solidali. In materia di orario viene confermata la disciplina dell’orario plurisettimanale, si prevede il ruolo della Rsu nel concordare le modalità di recupero, e il confronto entro settembre sulla gestione dei PAR collettivi.
SALUTE E SICUREZZA – La salute è un valore fondamentale della persona. Con il contratto si ribadisce l’impegno a promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione. La commissione nazionale promuove la giornata della sicurezza dei metalmeccanici, con approfondimenti sui rischi e la socializzazione delle migliori esperienze. Si prevede il rafforzamento del ruolo degli RLS, della formazione e delle competenze, del coinvolgimento sull’analisi dei fattori di rischio e sui programmi di prevenzione, sull’analisi degli infortuni e dei “quasi infortuni”, nell’accesso ai dati degli infortuni, al registro degli agenti cancerogeni e mutageni, al Dvr (documento di valutazione del rischio), al Duvri nei casi di appalto.
Si prevedono riunioni dei lavoratori nelle aree di lavoro e incontri formativi ripetuti sulle procedure di sicurezza.
INQUADRAMENTO PROFESSIONALE – Dopo anni siamo riusciti concretamente a definire un percorso che consentirà di riformare l’attuale sistema d’inquadramento risalente al 1973. Verranno presi in esame le esperienze già realizzate in diverse realtà e verranno coinvolte le RSU e le aziende per sperimentare e definire una nuova classificazione professionale, con il riconoscimento di competenze trasversali, polivalenza, polifunzionalità, conoscenze.
Durante la vigenza del contratto la Commissione paritetica nazionale avrà il compito di supportare, analizzare le sperimentazioni in corso, e di presentare una proposta che consenta di definire una riforma complessiva.
POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO – In materia di lavoro si ribadisce il ruolo strategico delle politiche attive per promuovere l’occupabilità e favorire la riqualificazione ed il reinserimento lavorativo. Si opererà in collaborazione con i servizi per le politiche del lavoro, e ci si attiverà per predisporre linee guida per le iniziative formative per la riqualificazione, per adottare il bilancio delle competenze, per la raccolta dei dati sulle competenze richieste.
APPALTI PUBBLICI – Sul cambio appalto nell’ambito dei pubblici servizi, viene introdotto il principio della salvaguardia dell’occupazione, con una procedura di confronto preventivo con la RSU e il sindacato per la tutela del lavoro.
ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA METASALUTE – La sanità integrativa introdotta dai precedenti contratti con la costituzione del fondo mètaSalute, viene estesa dal 1/10/2017 a tutti i lavoratori con contributo di 156 Euro a carico dell’azienda. Le prestazioni sanitarie sono estese ai familiari fiscalmente a carico o conviventi di fatto con gli stessi limiti di reddito, senza aggravio di costi per il lavoratore aderente Le prestazioni sanitarie saranno estese anche ai lavoratori in aspettativa per malattia, ai lavoratori in CIG e per 12 mesi ai lavoratori in mobilità o in NASPI.
Sono salvaguardati gli accordi e i regolamenti aziendali sulla sanità integrativa, con l’obbligo per le aziende di garantire un contributo minimo di 156 euro per ogni lavoratore.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE COMETA – Si rafforza la previdenza integrativa, consentendo con più facilità e con meno oneri, soprattutto per le giovani generazioni, la costruzione di un proprio futuro previdenziale.
Dal 1/6/2017, il contributo aziendale aumenta da 1,6% al 2% per ogni lavoratore iscritto al fondo di previdenza complementare – Cometa. Viene superato il principio della pariteticità del contributo al fondo tra azienda e lavoratore, infatti quest’ultimo potrà versare il minimo del 1,2% avendo diritto al contributo aziendale del 2%.
Le aziende dovranno una volta l’anno consegnare ai lavoratori non iscritti al fondo una scheda informativa contenente indicazioni per l’adesione al fondo Cometa e saranno realizzate iniziative congiunte ai vari livelli per la promozione.
PARTE ECONOMICA E CONTRATTAZIONE AZIENDALE – I contratti precedenti sottoscritti da Fim e Uilm hanno assicurato la tutela piena del potere d’acquisto. Ora il meccanismo di adeguamento dei minimi tabellari avverrà a consuntivo sull’inflazione annua, vengono introdotti piani di flexible benefit e prevista l’una tantum contrattuale. Viene
inoltre sancita la variabilità del premio di risultato e l’assorbibilità dei superminimi individuali concessi dal 1/1/2017, se non sono previste clausole di salvaguardia, e delle quote fisse della contrattazione aziendale stipulata dal 1/1/2017.
AUMENTI STIMATI DEI MINIMI SALARIALI – INFLAZIONE IPCA A CONSUNTIVO
Aumenti stimati sulla base della attuali previsioni Istat – Decorrenza aumenti da giugno – Validità fino al 31-12-2019

tabella

Si prevedono quote di FLEXIBLE BENEFIT per tutti i lavoratori, valori netti da spendere, a titolo di esempio, come “carrello della spesa”, buoni carburante, spese scolastiche, e altri beni e servizi, con quote economiche pari a 450 Euro totali (100 da giugno 2017, 150 da giugno 2018 e 200 da giugno 2019). E’ prevista inoltre la corresponsione con la busta paga del mese di marzo 2017 di una quota salariale UNA TANTUM pari a 80 Euro lordi per tutti i lavoratori.

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Roma, 30 novembre 2016

FIM-CISL NAZIONALE