ALCOA, Apetino: prosegue impegno governo ma non abbassare la guardia
Comunicato Stampa
Dichiarazione del coordinatore nazionale siderurgia Fim Cisl Raffaele Apetino
Alcoa: prosegue l’impegno del governo attraverso il Ministero Calenda
ma non abbassare la guardia.
Oggi presso sede della Presidenza Regionale della Sardegna si sono incontrate le Organizzazioni sindacali Nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm con il ministro Calenda.
Ancora c’è molta strada da fare quindi nessun trionfalismo ma è stato raggiunto un accordo con Alcoa per evitare lo smantellamento dell’impianto di Portovesme, mentre ieri è iniziata la fase di due diligence sotto la regia di Invitalia, presente al tavolo odierno, che si concluderà entro le prossime quattro settimane. Nell’accordo sottoscritto dal Governo e dalla multinazionale americana sono previsti 31 milioni di dollari che mette a disposizione Alcoa per il riavvio dell’impianto qualora ci fossero nuovi acquirenti, mentre il Governo mette a disposizione ingenti risorse con un contratto di sviluppo.
Allo stato attuale il ministro Calenda ha dichiarato, durante l’incontro, che sono arrivate diverse manifestazioni di interesse oltre a quella già annunciata di Sider-Alloys al momento al vaglio per verificarne l’affidabilità e la consistenza industriale e finanziaria delle stesse. Restano comunque da risolvere con Alcoa la questione relativa alle bonifiche del sito in particolare quella sulle falde acquifere e comunque le parti sono vicine alla definizione di un accordo.
Il dialogo con la multinazionale resta aperto ed è fissato un nuovo incontro con il ministro Calenda e Alcoa per martedì 6 dicembre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Per quanto concerne il sostegno al reddito per i lavoratori, il Ministro accogliendo la nostra proposta ha confermato l’attribuzione per il Sulcis dentro le aree di crisi complessa, sia per quanto riguarda la parte degli ammortizzatori, sia per la legge 181, per poter mettere a disposizione risorse sui nuovi investimenti. Come espresso dalle Organizzazioni sindacali a partire dalla Fim Cisl e dal ministro Calenda a cui riconosciamo un forte impegno politico e personale, la lunghezza e la drammaticità’ di questa vertenza è specchio dell’ incapacità che negli anni ha avuto le istituzioni e la politica in particolare quella locale, nel responsabilizzare le multinazionali nella ricerca di soluzioni industriali sostenibili e dotarle delle necessarie infrastrutture capaci di renderle competitive. Questa resta ancora una vertenza difficile a cui noi non abbasseremo la guardia e non molleremo di un centimetro nell’interesse dei lavoratori di Portovesme e del Sulcis.
Roma, 1 dicembre 2016
Ufficio Stampa Fim Cisl