FCA, Bentivogli: ancora buoni risultati e qualche difficoltà, urgente riaprire il confronto
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Marco BENTIVOGLI
Bentivogli, FCA: ancora buoni risultati e qualche difficoltà,
urgente riaprire il confronto
I dati relative alle produzione (+3,9%), la riduzione dell’indebitamento sono ancora molto positivi. Al contempo, siamo alla vigilia dell’anno di conclusione del piano industriale di rilancio e ci sono alcuni obiettivi che devono essere centrati.
L’ulteriore riduzione del ricorso all’utilizzo ammortizzatori sociali (-57% rispetto al 2016, si ricordi che nel 2013 le ore di Cassa integrazione nel gruppo erano 32 milioni di ore, a giugno di quest’anno 2 milioni e 900.000) è positiva ma per centrare il quadro della piena occupazione del prossimo anno, servono nuove produzioni premium che saturino tutti gli stabilimenti, a partire da Pomigliano, Mirafiori e Melfi. Senza nuove produzioni il traguardo previsto per fine 2018 rischia di non essere raggiunto.
Il prossimo anno sarà decisivo per centrare una partecipazione di maggiore ruolo in una seconda fase di strategie di alleanze internazionali, in un quadro di consolidamento globale degli storici player dell’auto e dell’emersione di nuovi gruppi asiatici. E sarà decisiva, non solo per avere maggiori chances di risalire la classifica di produzioni e vendite globali ma la maggiore capacità industriale e tecnologica di affrontare tutte le sfide relative ai grandi cambiamenti in corso nel mondo della mobilità personale e commerciale nei diversi segmenti di utilizzo.
La più urgente resta la risposta su Pomigliano. Tutto partì da lì, dall’accordo sindacale del 2010, si arrestò una stagione in cui il dimezzamento del mercato dell’auto avrebbe provocato, dopo Termini Imerese, la chiusura di molti altri stabilimenti. Abbiamo avuto tutti contro, ma abbiamo salvato il settore la cui crescita traina i migliori risultati di Pil del nostro Paese.
C’è un pezzo di Italia (nel sindacato, in politica, nei media) che non ha gioito del rientro di molte migliaia di lavoratori in azienda, dopo anni di Cassa Integrazione e addirittura, neanche delle nuove assunzioni, quell’Italia che torna a occuparsi di Fca alla ricomparsa delle prime difficoltà. L’eterna italietta che ama più le proprie convinzioni che le persone.
In Fca con questo sindacato, ha vinto un’altra Italia. Ma tutto ciò corrisponde anche ad un livello adeguato di relazioni industriali, che hanno dimostrato di accogliere e rilanciare le sfide anche più impegnative. Non è più rinviabile un confronto sindacale sulle prospettive del Gruppo e sui nuovi modelli. Il piano va completato e le risposte che attendiamo non possono attendere ulteriori invii.
Roma 05 ottobre 2017
Ufficio Stampa Fim Cisl