WHIRLPOOL: confermato il Piano ma con luci ed ombre
Comunicato sindacale
WHIRLPOOL
Confermato il Piano ma con luci ed ombre
Mercoledi 31 gennaio si è tenuto a Roma l‘incontro del Coordinamento Nazionale FIM-FIOM-UILM con la Direzione Aziendale, sull’andamento Aziendale Globale e di Whirlpool Emea, nonchè dello stato dell’arte del Piano Industriale siglato dalle parti nel 2015.
ANDAMENTO WHIRLPOOL GLOBALE
L’analisi parte dalla dichiarazione aziendale che il 2017 si è rivelato un anno molto complicato per Whirlpool, forse l’anno più difficile vissuto da dall’azienda. Negli ultimi diciotto mesi l’Azienda ha registrato una perdita costante riguardo il Margine Operativo.
A causa di questa situazione ha intrapreso alcune azioni a compensazione nell’ultimo trimestre del 2017 è stato deciso di adottare un incremento di prezzi dell’ordine del 5% in tutti i paesi del mondo, anche se differenziata da paese a paese, per rispondere all’aumento del prezzo delle materie prime (vedi petrolio e acciaio) e a seguito della riduzione della marginalità,
L’azienda è sana, solida e genera il giusto cash flow per stare sul mercato, ma non sufficiente per sviluppare con continuità innovazione tecnologica che il mercato impone. Le due grandi acquisizioni del 2015, FA Sanyo in Cina ed Indesit in Italia sono state costose, e il ritorno degli investimenti è previsto per il medio e lungo periodo.
Le operazioni messe in campo stanno cominciando a dare i loro frutti: l’aumento dei prezzi sta generando marginalità che l’azienda utilizzerà per investimenti, l’integrazione tra le diverse realtà industriali, anche se con tempi più lunghi rispetto al previsto, sta cominciando a generare effetti positivi. La conclusione è che l’azienda chiude nello scenario globale in modo positivo ma non in linea con quanto si era dichiarato al mercato finanziario.
ANDAMENTO WHIRLPOOL EMEA
Emea è stata la Regione che ha eroso più risorse della casa madre rispetto alle altre regioni, questo perché, oggettivamente, il mercato Emea è un mercato molto complesso, composto al suo interno da molti paesi, con diverse monete, diversità di approccio ai consumi, diversità linguistiche, a differenza di Regioni omogenee come USA o Brasile.
Il mercato dell’elettrodomestico è in timida ripresa (+2%), e se si imbocca la strada giusta, EMEA è la Regione Geografica che garantisce più crescita e più valore, anche se tra i vari problemi da affrontare persiste la Brexit che ha prodotto un forte calo nel mercato UK (-6%). Segnali positivi invece arrivano dal mercato tedesco che è quello con la maggiore crescita.
In sintesi si sono avuti problemi eterni, che hanno interessato anche i competitor (Brexit, costo Materie Prime), e problemi interni legati all’integrazione Whirlpool/Indesit.
Ma in questo scenario l’azienda vede un prospettiva positiva. Sono state integrate 17 piattaforme su 19 e si è lavorato sulla semplificazione dei modelli prodotti (da 5000 a 3200).
Anche sui marchi si è deciso di intervenire, con un investimento sull’attività commerciale al fine di aggredire con maggior forza il mercato rafforzando i brand di Whirlpool.
La qualità dei prodotti hanno raggiunti ottimi livelli superando i concorrenti, e questo è un riconoscimento che innanzitutto va a tutti i lavoratori e lavoratrici che operano in azienda facendo prodotti qualitativamente eccellenti, con una riduzione significativa dei difetti/guasti. Whirlpool è diventato sinonimo di qualità.
QUALI SFIDE IN ATTO
L’azienda ritiene necessario pertanto continuare nella azioni di miglioramento tra queste lo sviluppo e la concentrazione della specializzazione in ogni singola categoria (Frigoriferi, Forni etc etc), il cambio strutturale dell’approccio al mercato (strategia commerciale adeguata ed innovativa), lo sviluppo di un canale diretto di vendita (Online) e collaborazioni più integrate con catene di vendita efficientando il servizio Post-vendita, la semplificazione dei processi produttivi e puntando su l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo;
PIANO INDUSTRIALE
Viene confermato il Piano Industriale siglato nel 2015, ma vi è un ritardo nel suo compimento. Questo genera tensioni sia sul fronte dei volumi si sul fronte dell’integrazione.
Tutti gli stabilimenti sono in una fase delicata, alcuni con un utilizzo importante degli ammortizzatori, alcuni con volumi ancora non sufficienti per saturare le risorse.
Questo ha generato negli scorsi giorni tensioni in alcuni siti e l’auspicio è che si operi per attutire gli effetti del ritardo registrato nel compimento del piano Industriale.
Siamo in attesa che il MISE ci convochi, e faremo una ulteriore richiesta a riguardo, anche perchè il Governo è terza parte dell’accordo. Va però detto che la prossimità delle elezioni politiche è elemento ostativo di qualsivoglia iniziativa sia Governativa che Tecnica da parte del Ministero e questo non facilità, anzi procrastina ulteriormente i tempi di una valutazione e chiarimento con la parte “istituzionale” garante dell’accordo, anche alla luce della imminente fine degli ammortizzatori (31/12/2018).
CONCLUSIONI
In questo quadro fatto di luci ed ombre, la FIM-CISL ha chiesto con forza ed ottenuto, proprio in relazione ad un 2018 di forte incertezza, di effettuare sia negli stabilimenti che a livello di Coordinamento Nazionale un costante monitoraggio dell’andamento della situazione aziendale, sia nella gestione del numero degli esuberi del Piano Industriale 2015 ancora presenti, sia rispetto alla iniziative sopra descritte, finalizzate ad aggredire il mercato, a sviluppare nuovi prodotti e nuove modalità di vendita, a puntare maggiormente sul Valore rispetto ai Volumi, a razionalizzare i processi produttivi, a concludere l’integrazione e non da ultimo a dare compimento al Piano Industriale 2015, monitorando l’andamento dei volumi e la gestione degli ammortizzatori sociali.
Per la FIM-CISL la priorità di questi incontri, costanti e continui, deve avere come obiettivo principale la salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti italiani, con la conferma delle missioni dei singoli siti e delle loro linee di prodotto, nella consapevolezza che ogni iniziativa non condivisa genererà la nostra ferma opposizione.
Altresì auspichiamo che l’azienda dia seguito agli investimenti decisi nel piano, e a gestire in seno ai singoli siti, con un ruolo fattivo delle RSU, eventuali problematiche che dovessero crearsi.
Roma, 31 gennaio 2018
Coordinamento Nazionale
FIM-CISL Whirlpool