ex-Alcoa: Bentivogli firma è una buona notizia per i lavoratori e il Paese,sconfitti “benaltristi” e dispensatori di paura e rassegnazione
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli
Firma ex-Alcoa: Bentivogli una buona notizia per i lavoratori e il Paese
sconfitti “benaltristi” e dispensatori di paura e rassegnazione
E’ stata appena firmato il passaggio dello stabilimento di Alcoa a Invitalia e da questa a Sider Alloys nelle prossime ore. Non abbiamo mai lasciati soli i lavoratori e fin dall’inizio non abbiamo permesso che la disperazione prendesse il posto della speranza e portasse alla rassegnazione anche quando tutto sembrava finito.
I lavoratori dell’ex Alcoa di Portovesme hanno dato un esempio al Paese intero di solidarietà e tenacia, ci abbiamo creduto e abbiamo costruito e ricercato insieme una soluzione industriale per il rilancio del sito.
Dopo 5 anni da quel 2012, anno in cui venne spenta l’ultima cella elettrolitica, manifestazioni e lotte, finalmente una buona notizia per i lavoratori e le famiglie di Portovesme.
Con la cessione oggi dell’ex-Alcoa a Syder Alloys, gruppo svizzero guidato da Giuseppe Mannina si apre un nuovo ciclo per il sito industriale sardo, che è bene ricordare è l’unico in Italia per la produzione di alluminio primario. Il Piano illustrato oggi prevede 135-145 milioni di investimenti con il sostegno dell’accordo di programma firmato lo scorso 22 dicembre e che a regime una volta riavviati gli impianti, un’operazione estremamente complessa dovrebbe richiedere diversi mesi , prevedere al produzione di 150 mila tonnellate di alluminio l’anno.
Molti sono stati i “benaltristi” scesi in campo in questa vertenza, politici e non che hanno raccontato che l’unica alternativa alla disoccupazione era andare via da dalla Sardegna, come avevano fatto altri giovani sardi e che l’industria non era il futuro, che serviva investire in altro, ad esempio nel turismo, salvo poi omettere che crollato il contributo dell’industria al Pil sardo, non è salito quello del turismo. La realtà è che alla Sardegna come al resto del Paese serve più industria e quella primaria come l’alluminio rappresenta la spina dorsale di tutto il nostro sistema industriale. Il futuro della Sardegna e del Paese passa da qui.
Ora bisognerà completare l’intero puzzle con le ultime tessere che mancano, aprire subito il negoziato con Sider Alloys su Piano industriale e occupazionale e affrontare tutti gli altri aspetti ancora aperti.
Roma, 15 febbraio 2017
Ufficio Stampa Fim Cisl