CCNL Artigiani: raggiunta intesa su contratto per i metalmeccanici dell’artigianato
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Nicola Alberta
CCNL Artigiani: raggiunta intesa su contratto per i metalmeccanici dell’artigianato
E’ stato rinnovato oggi presso la sede di Confartigianato a Roma tra le Associazioni degli artigiani e le delegazioni delle organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm, il contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici dell’artigianato, dopo ben tre anni di ritardo.
Con il contratto, che avrà validità fino al 31 dicembre 2018 e andrà quindi rinnovato per il successivo triennio, anche i 500.000 lavoratori delle 250mila aziende artigiane, metalmeccaniche, orafi e odontotecnici hanno tutele salariali e normative.
L’aumento salariale va dai 42 Euro del 5° livello ai 54 euro del 1° livello, con la prima trance erogata a maggio e la seconda settembre 2018, rivalutato quindi del 3,2%, secondo l’indice dei prezzi al consumo Ipca registrato per gli anni 2015-2018, una tantum di 150 euro a giugno e altre 149 Euro a ottobre 2018.
Rivalutati i valori della trasferta a 35 Euro giornaliere e della reperibilità a 13 e 7 Euro giornaliere. Ripartono gli osservatori di settore per l’analisi dell’ andamento economico delle aziende e per l’occupazione. Oggetto di analisi sarà anche la situazione degli infortuni e delle malattie professionali per promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione.
Riconfermato l’impegno delle parti a monitorare e favorire la contrattazione integrativa regionale sugli aspetti delle condizioni dei lavoratori. Impegno delle parti ad un nuovo incontro per ‘l’informazione e il rafforzamento della Previdenza complementare e a favorire le coperture delle coperture della sanità integrativa ai contratti a termine anche prima dell’attuale limite dei 12 mesi. E’ stata migliorata l’aspettativa non retribuita ai fini della conservazione del posto di lavoro per i lavoratori con malattie lunghe e gravi.
Regolato il contratto a termine con l’adeguamento alle norme di legge, con la revisione dei numeri dei contratti attivabili nelle piccolissime imprese, con la possibilità del loro utilizzo nei casi di avvio di nuove attività e con il rafforzamento dell’informazione ai lavoratori sulla facoltà di azionare il diritto di precedenza in caso di assunzioni stabili.
Riviste alcune figure professionali (meccatronica, installazione e manutenzione di impianti, ponteggi e opere provisionali) per tener conto dell’evoluzione produttiva del settore.
Introdotto l’orario plurisettimanale per fronteggiare le esigenze di carattere produttivo, con regime massimo di 45 ore e minimo di 35, in alternativa all’esistente regime di 48 massimo e 32 minimo, nel rispetto della media annuale di 40 ore e con compensazione pari al 10% per le ore eccedenti le 40 ore settimanali.
Aggiornata la disciplina dell’apprendistato in coerenza con gli accordi interconfederali e finalizzata a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
La Fim-Cisl dichiara: “sono passati molti anni, finalmente anche i lavoratori metalmeccanici dell’artigianato hanno il loro contratto e possono contare ora su una concreta tutela economica e normativa. Il nostro impegno come Fim-Cisl sarà di espandere appieno le misure di welfare, a partire dalla previdenza complementare, e di rendere operative le relazioni sindacali nel settore, per dare spazio alla contrattazione regionale sull’occupazione, i premi di risultato, il welfare contrattuale e lo sviluppo delle imprese dell’artigianato”.
Nel mese di maggio si terranno le assemblee con i lavoratori e degli organismi sindacali.
Roma 24 aprile 2018
Ufficio Stampa Fim Cisl