Marco Bentivogli: «Un Paese pieno di debiti e senza industria non sarà mai sovrano»
Intervista a tutto campo col leader della Fim Cisl: «Lega e Cinque Stelle? Nessuna paura. Ai populisti si risponde con la ragionevolezza. Perché il Pd ha perso? Perché c’era più futuro nei discorsi di Casaleggio, che nei suoi. Reddito di cittadinanza? Serve più formazione»
su Linkiesta.it del 04 giugno 2018
«Preoccupato per Lega e Cinque Stelle? No, assolutamente
. Io sono preoccupato perché siamo alla vigilia del secondo grande balzo in avanti dell’umanità: un tema che in Italia non esiste».
Marco Bentivogli, segretario della Fim Cisl (i metalmeccanici della Cisl), non è tipo da risposte banali. Sindacalista riformatore ed eretico per definizione, è per molti uno dei papabili – in quota “papa straniero” – del Partito Democratico e del centrosinistra che verrà. Ma non per questo rinuncia a scartare di lato le risposte banali – vedi alla voce “ripartire dai territori”, “ascoltare la base”, “occuparsi dei deboli” – che costituiscono il prontuario perfetto dell’aspirante leader. Al contrario, si tiene stretto il suo profilo industrialista (Bentivogli è uno dei pochi personaggi pubblici che conosce davvero l’apparato produttivo italiano e che ha gestito tutte le crisi più difficili di questi anni) e la sua visione di sviluppo, fatta di innovazione, formazione e nuovo welfare, è sintetizzata nel “piano industriale per l’Italia delle competenze” firmato assieme a Carlo Calenda e pubblicato sul Sole24Ore a poche settimane dalle elezioni del 4 marzo….
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