ILVA: scontro Bentivogli-Di Maio, con Ministro che non chiarisce sue intenzioni e Azienda ferma su occupazione, accordo sempre più lontano.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli
ILVA: scontro Bentivogli-Di Maio, con Ministro che non chiarisce sue intenzioni e Azienda ferma su occupazione, accordo sempre più lontano.
Si è da poco concluso presso il Ministero dello sviluppo Economico il vertice sulla vertenza ILVA alla presenza del Ministro DiMaio, tra i vertici aziendali di Arcelor-Mittal i commissari Ilva e le organizzazioni sindacali
Mentre azienda e sindacati attendevano parole chiare dal Ministro Di Maio, apprendiamo che dopo una premessa su testo scritto, letto dal Ministro, lo stesso ha dato la parola all’ azienda e sindacati.
Il Segretario Generale della Fim Cisl BENTIVOGLI ha ribadito che è il Governo c deve garantire le condizioni di partenza messe in campo dal precedente Governo e che al momento non ha ancora garantito.
Riprendere la trattativa col Governo che nasconde la mano, a partire dai 250 milioni per le politiche di incentivo all’esodo, che a quanto pare sono scesi a 200 .
Il Ministro ha dato la parola su questo ultimo punto ai commissari per rispondere, ma BENTIVOGLI ha ribadito che sono commissari di nomina Ministeriale e per cui sua e che fanno riferimento al Ministro.
Di Maio ha risposto che la trattativa è tra azienda e sindacati e che può ripartire anche in parallelo alla procedura per l’annullamento della gara. La sostanza è che, mentre il Ministro verifica se annullare la gara, fa ripartire la trattativa su condizioni di partenza più arretrate rispetto al Governo precedente.
Anche Usb e Fiom hanno chiesto chiarezza al Governo, richiesta fatta anche da Arcelor Mittal.
I Commissari hanno ribadito che il contratto stabilito tra Azienda e Sindacato con il Governo precedente già prevedeva la possibilità di essere migliorato, come tra l’altro avvenuto con l’addendum sull’ambiente, anche sull’occupazione recependo ciò che l’eventuale accordo sindacale prevederà qualora vi dovesse raggiungere ad un’intesa.
La posizione dell’azienda sugli esuberi è immutata ed è inaccettabile, il Governo non scioglie ancora i nodi di sua competenza.
Per questo la distanza verso l’accordo si allontana anche rispetto all’avvio della trattativa ormai 15 mesi fa.
Se il Ministro vuole fare meglio del suo predecessore, siamo tutti contenti, ma lo dimostri nel merito perché accanto agli annunci stiamo andando indietro. La Fim è disponibile a trattare ad oltranza, Fiom e Usb si sono resi indisponibili a proseguire la trattativa prima del parere dell’Avvocatura dello Stato.
Roma, 6 agosto 2018
Ufficio Stampa Fim Cisl