Bentivogli: prime risposte positive su ammortizzatori, serve sostenere lo sviluppo industriale e le politiche attive
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli
Bentivogli: prime risposte positive su ammortizzatori,
serve sostenere lo sviluppo industriale e le politiche attive
Dopo il presidio Fim, Fiom, Uilm, sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, nella giornata di ieri, oggi si è svolto l’incontro tra i Segretari generali Fim, Fiom, Uilm con il Ministro Di Maio.
Durante l’incontro abbiamo chiesto di prevedere la proroga della copertura degli ammortizzatori sociali per tutte le realtà coinvolte da processi di crisi e ristrutturazione aziendali che abbiano programmi di rilancio industriale in corso, e che vedono la cassa integrazione straordinaria o i contratti di solidarietà in esaurimento da qui a fine anno.
Ricordando che tale ammortizzatori non gravano sulle casse dello Stato ma sono pagati da aziende e lavoratori.
Abbiamo, durante l’incontro sollecitato un decreto legge urgente per la cassa integrazione per le procedure concorsuali e le cessazioni attività, per favorire il subentro di nuovi imprenditori. Abbiamo inoltre richiesto un intervento deciso a sostegno delle politiche attive, della riqualificazioni e ricollocazioni, per garantire l’occupazione nelle situazioni di crisi.
Il Ministro ha dichiarato di farsi carico delle nostre richieste impegnandosi ad approntare strumenti normativi che possano rispondere a queste richieste che dovranno però essere inserite in un apposito dispositivo normativo in legge di bilancio, rendendosi disponibile a proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali nel mese di ottobre.
Inoltre il Ministro ha assicurato che l’intervento per la cassa integrazione in caso di cessazione attività (se collegata ad un piano di reindustrializzazione) sarà presente all’interno del decreto legge “emergenze”, che contiene misure e provvedimenti di varia natura e che secondo quanto riferito dovrebbe essere inviato al Quirinale nelle prossime ore.
Abbiamo ribadito la necessità di interventi urgenti sugli ammortizzatori, stiamo infatti parlando di circa 30mila lavoratori che rischiano di perdere sostegno al reddito e il licenziamento entro il 31 dicembre 2018, e che pertanto occorre che il Ministero del lavoro abbia a disposizione norme che consentano di evitare che le aziende procedano alle riduzioni del personale, ma attivino strumenti di tipo conservativo dei rapporti di lavoro.
Chieste anche delle garanzie di conferma dell’istituto della NASPI, che non va assolutamente utilizzato per fare cassa per altri provvedimenti (come il reddito di cittadinanza che ha altre finalità) che il governo intende mettere in campo, ribadendo la necessità di rafforzare tutti gli strumenti di sostegno contro la disoccupazione indispensabili per sostenere le politiche attive del lavoro. E’ positivo che tali iniziative rientrino anche nel confronto più ampio che si avvierà da lunedì 1 ottobre con Cgil-Cisl-Uil.
In conclusione abbiamo sollecitato il confronto sui temi dello sviluppo industriale e settoriale, in particolare su industria 4.0 e credito d’imposta sulla formazione che va confermata e sostenuta.
Roma, 25 settembre 2018
Ufficio Stampa nazionale Fim Cisl