#25Novembre Giornata contro la violenza sulle donne
Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’8 marzo si festeggiano le donne.
Viviamo in una società che ha bisogno di ricorrenze e date per mettere al centro il tema di genere.
Viviamo in una società che pensa di assolversi per il solo fatto che almeno due volte l’anno le donne diventino il centro di un pensiero, di una azione, di una riflessione.
O ancora peggio diventino notizia solo quando sono vittime di molestie, di violenza, di ingiustizie sociali.
Viviamo in una società che non ha ancora compreso il valore della persona in quanto tale, che non è possesso, non è genere, non è diversità, ma è persona.
E’ persona che vive, che respira, che pensa, che lavora, che genera, che contribuisce e le diversità insite per natura in ogni individuo a prescindere dal genere, devono essere motivo di arricchimento non oggetto di discriminazione.
Dal 2000 ad oggi sono state uccise oltre 3.000 donne, vittime di coniugi, partner, amanti o ex partner e con percentuali sempre più in crescita, anche dai propri figli.
Dato che fa scalpore? Non a sufficienza, non sempre.
Ancora ogni giorno famiglie che piangono una perdita, di una figlia, di una mamma, di una sorella, di donne che non esistono più.
Ancora donne che combattono contro le molestie nei luoghi di lavoro, tra mura domestiche, contro la violenza psicologica che uccide tanto quanto quella fisica.
Una scarpa rossa, una panchina rossa, un posto vuoto simboli che ricordano la brutalità di un atto, di una azione.
Ma non vogliamo più essere una data o un simbolo.
Affinché questo sia possibile è necessario che date e simboli siano impressi nella coscienza di tutti, uomini e donne. Una coscienza che deve essere fatta di aiuto, di solidarietà, di consapevolezza, di cultura e di coraggio, nel quotidiano.
Una coscienza che sappia riconoscere la forza di un gesto, di una parola, di un pensiero che vada nella direzione di voler abbattere l’indifferenza che rende invisibili, che dia la forza di chiedere aiuto e mettersi in salvo.
Nel nostro impegno sindacale quotidiano continueremo a combattere le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro e ad impegnarci affinché, attraverso la contrattazione, si favoriscano le pari opportunità in termini di retribuzione e promuovendo percorsi di crescita professionale basati sul merito e non sul genere.
Network Daisy
Coordinamento Nazionale Donne Fim Cisl