FCA: BENTIVOGLI; 5 mld di investimenti entro il 2021, 4 nuovi modelli e 13 trasformazioni. Accelerazione su ibrido e elettrico, mentre nel mondo si chiudono impianti e si licenzia. Risultati dovuti a chi nei momenti difficili non è scappato dalle responsabilità.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Generale Fim Cisl Marco Bentivogli
FCA: BENTIVOGLI; 5 mld di investimenti entro il 2021, 4 nuovi modelli e 13 trasformazioni. Accelerazione su ibrido e elettrico, mentre nel mondo si chiudono impianti e si licenzia.
Risultati dovuti a chi nei momenti difficili non è scappato dalle responsabilità.
Si è appena concluso l’incontro tra l’ Ad Fca Global Mike Manley e il responsabile per l’area Emea Pietro Gorlier con i Segretari Generali di Fim-Cisl Bentivogli, Uilm Palombella, Ugl Spera, Acqf Serra, Fismic Di Maulo a Torino
Nella prima parte Manley ha illustrato il piano di sviluppo mondiale e la scelta relativa all’elettrificazione completa della gamma di veicoli a guida autonoma. Tutto ciò nel quadro delle previsioni di mercato dell’automotive dei prossimi anni. Area Nafta ancora forte, Latam e Apac in crescita, Emea in crescita con rallentamento del 2020 per elettrificazione, passaggio da berline a Suv con stabilizzazione nel 2020. Manley ha affermato che il piano consentirà di proteggere l’occupazione in Italia e in Europa.
Elettrificazione
Sull’elettrificazione, nella conferma della scelta, sono state evidenziate alcune criticità relative alle previsioni di mercato, alla riduzione dell’occupazione in prospettiva relativa alla riduzione del numero dei pezzi, maggiore automazione, semplicità delle linee e minore ricorso alla componentistica del veicolo. Inoltre la scelta dell’elettrificazione comporta una necessità, come avviene in altri paesi, di dotazione di infrastrutture per la rete di ricarica, per lo smaltimento delle celle, e di nuove regolamentazioni su cui il nostro paese è molto indietro.
In ogni caso i veicoli elettrificati passeranno dal 2% al 12% nel 2022 e al 22% nel 2030 questo anche per evitare di incorrere sanzioni delle nuove normative
Le emissioni passeranno nel 2020 dai 130g/km ai 95g/km (-8%) , dopo il 2021 al 15% e successivamente al 35% .
Si passa da 900 componenti a 100 da una media a massima automazione con una riduzione dell’occupazione del 20%. Verrà ridotta l’assistenza ogni 200.000km. VolksWagen molto impegnata nell’elettrico, sostiene che nuove normative europee faranno perdere 100.000 posti di lavoro. La riduzione riguarderà manodopera, assemblaggio, motopropulsore, manutenzione veicolo, componenti e rifornimento. Nei segmenti piccoli si rischia di subire l’ importazioni dall’Asia per piccoli veicoli frutto di produzioni molto sussidiate da governi asiatici.
Guida autonoma
Vi saranno 5 livelli di evoluzione. Oggi siamo tra il livello 1 e 2. Il livello 3 (2020-21) sarà il prossimo, e che consentirà al guidatore di tenere lontane le mani dal volante pronto però a intervenire. Il livello 4 si lancerà tra il 2023 e il 2025 con la realizzazione della guida autonoma completa.
Ci sono 3 partnership: Waymo che è già una realtà che consentirà il livello 4 e 5; Aptiv per livello 2, mentre per livello 3 Bmw.
Auto connessa
Entro il 2021 il 100% dei veicoli Fca avrà la connettività digitale incorporata in maniera standard. Questo permetterà di avere una serie di servizi quali: es: assicurazione, prenotazioni e etc. Questo sarà il vero salto di qualità con della guida autonoma. Inizierà Maserati, poi Fiat, AlfaRomeo e per finire Jeep.
Risultati Finanziari
Piano finanziario Marchionne 2017-2022, resta confermato. I target finanziari prevedono Ebit da 6,6 mld (2017) a 9,2-10,4 nel 2020 a 13-16mld nel 2022. Inoltre occorre aumentare il margine per azione da 2,3 nel 2017 a 5,9-7,3 nel 2022.
Pietro Gorlier è entrato nel dettaglio delle ricadute della prima parte del piano quinquennale complessivo annunciato(2018-2022) lo scorso giugno da Marchionne a Balocco entrando nelle specifiche degli impegni per l’Italia nella prima parte, dal 2018 al 2021 con tempistiche e stabilimenti coinvolti:
Pietro Gorlier, Coo area Emea, ha fornito un focus su area Emea e Italia. Per Emea è previsto un picco nel 2019 e una flessione con l’ introduzione elettrico. Nel nostro paese c’è stata già una flessione per i passaggi a test NEDC a WLPT per cui, visto il parco auto più vecchio ci si augura che non ci sia una nuova flessione.
Il quadro del mercato Emea e Italia è pertanto stagnante. Fca ha guadagnato 0,7% quota Eu+Efta. Sia per auto che per veicoli commerciali leggeri. Mercato Eu28+Efta salito 22%, analogamente è cresciuta FCA con tutti i suoi brand.
Ci sono stati illustrati degli investimenti da subito operativi già deliberati con ordini per impianti già partiti:
- L’arrivo della produzione della Jeep Compass plug-in hybrid a Melfi e che riguarderà tutta l’area Emea. Nascerà già ibrida, insieme a Renegade. Ciò consentirà di azzerare l’utilizzo dei contratti di solidarietà
- Nuova 500 elettrica ipertecnologica, full electric, 100% connessa digitalmente e aggiornabile prodotta integralmente a Mirafiori, attualmente prodotta in Polonia.
- Compact Suv a Pomigliano.
- Atessa, aumento capacità produttiva
- Renegade ibrido a Melfi
- Esteso ciclo vita Gran Cabrio e GT per Modena
Nel triennio 2019-2021:
Mirafiori&Agap: restyling Levante e plug-in Hybrid, Ghibli e Quattroporte e nuova 500 elettrica. A Mirafiori verrà installata la piattaforma di produzione elettrica utilizzabile per la transizione per almeno l’area Emea. Incremento capacità produttiva trasmissioni.
Verrone: aggiornamento trasmissioni per nuovi motori
Melfi: oltre a Compass, vi sarà una 500x ibrida e tutte le vetture prodotte a Melfi saranno o ibride o plug-in.
Cassino: restyling e ibridazione plug-in Giulia e Stelvio e nuova Maserati Duv “suv medio” combustione normale e ibrida. Inoltre la Giulietta sta andando bene e sarà prodotta per tutto il 2019. Progetto da verificare di potenziale “allungamento” Giulia.
Modena: si allungherà la vita produttiva di GT e GranCabrio, differentemente da quanto annunciato. Inoltre sarà ancora il sito di produzione di gran parte dei modelli specialties, supersportive Alfa e Maserati. Vi sarà elettrificazione di almeno uno dei modelli.
Pratola Serra: contrariamente a quanto annunciato, non si fermerà la produzione del diesel nel 2012. Nel sito si costruiranno dal 2021, gli euro6 diesel di ultima generazione (D final). Ci sono riflessioni in corso su come collegare il sito alla futura produzione di motori elettrici.
Termoli: 4 nuovi motori di cui uno hybrid e plug-in hybrid.
Cento: vi sarà un evoluzione del grande motore diesel V6 per il mercato americano (per Ram etc.) e si riprenderà la produzione di motori industriali e navali.
Atessa Sevel: incremento capacità produttiva, restyling Ducato e nel 2020 versione elettrica del Ducato
Pomigliano: Alfa Compact-Suv anche in versione hybrid plug-in P1P4, Panda va ancora bene, a fine 2019 lancio mild hybrid per Panda e successivo restyling (2021) che al momento allunga la permanenza a Pomigliano stesso della Panda. La piattaforma del nuovo compact suv sarà nuova e richiederà circa 20 mesi, tale aspetto, da un lato necessità di accompagnamento temporaneo con ammortizzatori sociali, dall’altro realizza una piattaforma completamente nuova che consentirà un periodo più lungo di prospettiva industriale e occupazionale per la possibilità di costruirvi ulteriori modelli sullo stesso pianale.
E’ in studio anche dove collocare l’assemblaggio dei pacchi batterie per elettrico. Nel 2022 prevista l’uscita di una nuova Maserati “grande”. Mentre sulle indiscrezioni rispetto alla vendita di Comau, l’azienda conferma di non avere nulla da dire su queste voci.
In sintesi il piano presenta:
13 modelli: 4 completamente nuovi (500 elettrica, C-Suv Alfa, Maserati media, Compass a Melfi e 9 restyling. 12 interventi tra ibridazione e elettrificazione (a basso e alto voltaggio). Due nuovi motori e due aggiornamenti Euro6 D final (diesel)
Il piano presentato a Balocco da Marchionne prevedeva 8,7 mld€ per area Emea nel quinquennio 2018-2022. Il piano presentato oggi è di oltre 5 mld€ nel triennio 2018-2021 e solo per l’Italia. Tutti gli stabilimenti italiani del gruppo saranno aggiornati con piattaforma elettrica o ibrida.
Nel quadro di previsioni di un mercato piuttosto stagnante e con gli annunci dei tagli operati da GM ci sembra un ottimo segnale in contro tendenza che va valorizzato.
Quello che è singolare è che c’è una parte del Paese che dal 2010 non vede l’ora di poter dire di aver avuto ragione e ogni mese che passa viene smentito da una storia di successo industriale e contrattuale. Gli accordi sindacali hanno garantito questi investimenti e smontato i due falsi miti che per mantenere la manifattura nelle economie mature bisogna peggiorare le condizioni di lavoro e i salari. Ci auguriamo che cambi la narrazione di questa storia e qualcuno comprenda il bisogno di un corale sostegno allo sviluppo industriale del paese, specie in un momento di grande incertezza. Si investono 5 miliardi di € in Italia su prodotti innovativi, senza denaro pubblico e senza alcun sostegno governativo. Bisognerebbe fare qualche riflessione aggiuntiva su questo. Personalmente apprezzo molto che il responsabile dell’area Emea Pietro Gorlier, invii una lettera con i contenuti del piano prima a tutti i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo e poi alla stampa. E’ un segno di riconoscimento importante del valore delle persone che lavorano.
E’ chiaro che le normative sulla transizione alla nuova mobilità dovranno considerare le tempistiche a fare in modo che gli obiettivi siano realistici e non solamente teorici e autolesionistici.
Torino, 29 novembre
Ufficio Stampa Fim Cisl