Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

IVECO DEFENCE (BOLZANO): confermate le commesse militari VBM entro primi mesi 2019

Condividi questa pagina

Comunicato Stampa 

Dichiarazione di Ferdinando Uliano segretario nazionale FIM-CISL

IVECO DEFENCE (BOLZANO): confermate le commesse militari VBM

 entro primi mesi 2019. Verificheremo impegni presi perché indispensabili per tutela occupazione.

 

Nella giornata di oggi si è svolto l’incontro presso al Ministero dello Sviluppo Economico per la situazione dell’azienda Iveco Defence. Nello specifico le organizzazioni sindacali hanno sollecitato l’incontro in sede ministeriale per avere spiegazioni rispetto al blocco delle forniture riferite nello specifico a 201 VBM, che rappresentano il 60% della capacità produttiva, con un impatto significativo sui livelli occupazionali degli stabilimenti di Bolzano, Vittorio Veneto e Piacenza dove attualmente sono occupati oltre 850 lavoratori e un indotto stimabile intorno 600.

La situazione che si sta determinando è particolarmente difficile, visto che la crisi si sta trascinando da 3 anni e gli ammortizzatori a disposizione sono in fase di esaurimento nel corso del 2019. In particolare, i tempi di attraversamento della produzione del modello VBM dal momento del lancio, al suo completamento, sono pari a 14 mesi, questo comporta che anche uno sblocco in tempi brevi comporterebbe un esaurimento dell’uso di ammortizzatori solo dopo oltre 12 mesi.

Da parte del Ministero dello Sviluppo Economico ci è stato assicurato che tra  MiSE e Ministero della Difesa c’è l’accordo politico e non c’è uno stop dell’investimento, quindi non viene cambiato nulla. Le quantità vengono confermate, anche se si andrà verso una sua rimodulazione tecnica in fase di definizione del decreto prima della sua approvazione. La convenzione tra i due ministeri avverrà in tempi brevi, già nei primi due mesi del 2019.

Riteniamo positivo l’incontro visti gli impegni presi dal Governo italiano. Da parte nostra verificheremo e vigileremo il completarsi dell’iter di approvazione del decreto e soprattutto che la rimodulazione non abbia impatti negativi sull’occupazione.

E’ chiaro, che se tutto questo non dovesse concretizzarsi entro i primi mesi del 2019, saremo costretti a mettere in campo iniziative di protesta.

Roma, 17 dicembre 2017

Ufficio Stampa Fim Cisl

Scarica PDF Comunicato