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IIA: servono risposte sul lavoro e sull’assetto societario. Il Ministro Di Maio mantenga le promesse

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretari Nazionali Fim Cisl

Ferdinando Uliano e Nicola Aberta

 

IIA, Industria italiana autobus: servono risposte sul lavoro e sull’assetto societario.

Il Ministro Di Maio mantenga le promesse

 

Si è tenuto oggi al Ministero del lavoro l’incontro tra l’azienda Industria Italiana Autobus e i sindacati nazionali e territoriali e la Rsu presso il Ministero del Lavoro per confrontarsi in merito alla proroga della cassa integrazione in deroga scaduta al 31 / 12 / 2018 per i lavoratori del sito produttivo di Flumeri (AV).

L’ a.d. ing. Antonio Bene ci ha rappresentato i termini di una realtà industriale che, sebbene con un portafoglio ordini consistente, versa in una situazione debitoria molto pesante.

Per questo motivo, l’Azienda ha avanzato la richiesta di Cigs per un periodo di soli 3 mesi senza peraltro presentare un piano di rilancio industriale ne’ il piano per affrontare le problematiche occupazionali.

Unitariamente le organizzazioni sindacali hanno chiesto il rispetto di quanto era stato stabilito presso il Mise e cioè la concessione di un lasso di tempo congruo per la ristrutturazione dello stabilimento e per il rilancio dell’attività produttiva che potesse consentire il ritorno al lavoro dei 289 dipendenti.

Per questo motivo hanno richiesto di prevedere un periodo di copertura di cassa non inferiore a 12 mesi.

L’azienda dal canto suo ha ribadito il percorso sui 3 mesi per la necessità di chiarire l’assetto e il piano industriale.

Mentre sull’ipotesi di un diverso periodo di 12 mesi, ha escluso la possibilità di anticipo del trattamento economico inps della Cigs ai lavoratori in quanto non in grado di sostenerlo economicamente.

Il Ministero del lavoro ha registrato le posizioni delle parti e ha disposto l’aggiornamento dell’incontro ribadendo la necessità di ricercare la condivisione del percorso.

I sindacati sollecitano ora un incontro urgente al Mise per fare chiarezza sull’assetto azionario e sull’ingresso possibile di Invitalia e per creare le condizioni di rilancio industriale e di salvaguardia occupazionale.

Roma, 10 gennaio 2019

Ufficio Stampa Fim Cisl

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