FCA, Bentivogli: bene conferma piano, senza automotive innovativo PIL in retromarcia
Comunicato Stampa
Dichiarazione di MARCO BENTIVOGLI Segretario Generale Fim Cisl
FCA, BENTIVOGLI: BENE CONFERMA PIANO
SENZA AUTOMOTIVE INNOVATIVO PIL IN RETROMARCIA
La conferma del piano di investimenti sull’Italia che ci aveva annunciato l’Ad di Fca Mike Manley è un’ottima notizia.
Il piano illustrato il 29 novembre 2018 a Mirafiori è pertanto confermato. 5 miliardi di euro di cui si vede l’avvio dei lavori per la piattaforma elettrica di Fca a Mirafiori su cui si baserà la 500 full electric e Il Suv comatto Alfa Romeo Tonale che verrà prodotto a Pomigliano d’Arco dove verrà realizzata anche la Panda ibrida con qualche mese di ritardo.Entro la fine dell’anno le versioni ibride di Jeep Renegade e Compass entreranno in produzione a Melfi e all’inizio del 2020 arriverà anche la 500 elettrica a Mirafiori.
E’ positivo per la Fim che si sia abbandonato ogni scetticismo sull’elettrico su cui si ha la consapevolezza di dover trasformare la gran parte delle linee. Importante anche la secca smentita sulla vendita di Maserati e che sia ripartita la riflessione su una strategia di future alleanze o fusioni a livello internazionale.
Per questo la notizia di oggi rappresenta una buona notizia per il paese e segno di serietà da parte del gruppo Fca per gli impegni presi. Durante l’incontro presentato anche il nuovo mini suv Alfa Romeo che verrà prodotto a Pomigliano e i primi investimenti sulle linee. Confermato il lancio della 500 elettrica a Mirafiori, la nuova Maserati Alfieri Modena, le versioni ibride su Renegade, Oggi tutte le preoccupazioni sugli investimenti vengono rimosse. È importante completare velocemente gli investimenti per gli stabilimenti italiani, questo significa la partenza di tutti gli interventi nell’ambito dei motori su elettrificazione e ibridizzazione su tutti i modelli, la partenza della Jeep Compass a Melfi, le supersportive Maserati e Alfa, il D-suv Maserati a Cassino, Ducato elettrico, i nuovi motori diesel e tutti gli interventi di restyling su gli altri modelli. Ora è importante dare seguito, dopo i 5 miliardi previsti per il triennio 2018-2021, anche agli altri investimenti previsti dal piano industriale presentato a Balocco a giugno scorso dall’allora ad Marchione per 2018-2022 con il lancio anche del grande suv su Mirafiori.
Il crollo delle vendite a inizio anno dovrebbe aver fatto capire, con un conto molto salato sulla produzione industriale, al Governo che l’automotive è decisivo sulla produzione industriale e il Pil del paese. Serve un paese meno ostile all’industria e al lavoro che agevoli l’innovazione, la crescita di competenza, le infrastrutture oggi tra le più arretrate d’Europa. Non serve lo Stato proprietario, serve uno stato che lavori su un ecosistema che favorisca investimenti e lavoro. In tutto il mondo l’industria ha con se i rispettivi i Governi. In Italia sembra un lusso che paghiamo molto caro in termini di cessione di sovranità industriale all’estero.
Il Governo da parte sua, oltre a provvedimenti spot, accompagni concretamente la rivoluzione della mobilità con investimenti nelle infrastrutture e mettendo a punto nuove normative necessarie per il nuovo modello di mobilità del futuro.
Ufficio Stampa Fim
5 marzo 2017