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FCA, CNHI e Ferrari: la trattativa dopo 4 mesi entra nelle fasi finali

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Comunicato Stampa 

Dichiarazione del segretario nazionale FIM-CISL Ferdinando Uliano 

FCA CNHI e Ferrari: la trattativa dopo 4 mesi entra nelle fasi finali

 

In questi due giorni 5 e 6 di marzo, ci proviamo a fare passi importanti per fare  il contratto. Non so se riusciremo, ma ce la metteremo tutta per dare una risposta positiva agli oltre 87.000 lavoratori delle società di Fca Cnhi e Ferrari. Il Contratto è scaduto da due mesi, la trattativa entra nel quarto mese, ormai siamo nella fase conclusiva, siamo ad un punto in cui o si superano le distanze o si rischia la rottura.

Rimangono ancora delle distanze su alcuni temi che potrebbero trovare una soluzione positiva, su altri, come quella sul salario bisogna verificare concretamente le disponibilità. Per noi è fondamentale che oltre al premio di efficienza introdotto nell’ultimo contratto del 2015, venga data una risposta importante sugli incrementi in paga base, la nostra richiesta è pari al 10%. L’azienda ad oggi ho dato solo una disponibilità a discuterne e nessuna risposta in termini quantitativi. Non è sufficiente. Negli ultimi incontri abbiamo definito importanti risposte economiche e di solidarietà sul fronte della sanità e della previdenza integrativa.

Sulla previdenza complementare verrà alzato il contributo aziendale di 0,5 punti portando il contributo in percentuale al 2,2% per operai e impiegati, mentre per i professional passerà al 2,5%. Si procederà a rafforzare anche la sanità integrativa, con una riduzione del costo a carico del lavoratore e un incremento a carico azienda, migliorando le coperture assicurative sanitarie.

Su altre questioni si tratta di temi sensibili come gli aspetti legati alla malattia o la riformulazione dell’articolo del contratto che regolamenta i “rapporti in azienda”,  dobbiamo rimuovere alcuni ostacoli che potrebbero determinare una crisi del negoziato.

In questi quattro mesi abbiamo costruito le condizioni di contenuto per migliorare molti aspetti normativi e salariali, sarebbe un errore che non si superassero alcune posizioni che rischiano di impedire un accordo, e in questo contesto economico una situazione di conflitto sul contratto è proprio la cosa da evitare.

Nella giornata di oggi ci aspettiamo anche comunicazioni positive dal salone di Ginevra. Il 29 novembre 2018 l’amministratore delegato Mike Manley ha condiviso con noi un piano di investimenti pari a 5 miliardi per gli stabilimenti italiani. In questi mesi abbiamo avuto alcune conferme come il lancio della 500 elettrica a Mirafiori la nuova Maserati Alfieri Modena, le versioni ibride su Renegade, i primi investimenti sulle strutture di Pomigliano. È importante proseguire con il completamento degli investimenti e degli impegni presi con le organizzazioni sindacali. È necessario fare presto e che tutto ciò si realizzi velocemente in modo da ridurre l’impatto degli ammortizzatori sociali a dare slancio a Fca e a tutto il settore automobilistico nel nostro Paese.

 

Torino, 5 marzo 2019

Ufficio Stampa Fim Cisl

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