Incontro Leonardo Divisione Cyber
Oggi a Roma si è tenuto il primo incontro tra la Responsabile di Divisione Cyber e le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali e le RSU dei siti interessati.
L’azienda ha comunicato che l’avvio operativo definitivo della Divisione avverrà a valle di un processo di analisi del portafoglio seguito da un’analisi strategica e si concluderà con la presentazione del Piano Industriale al CDA Leonardo il 22 luglio prossimo.
La necessità di concludere il percorso descritto non ha messo in condizione l’azienda di poter fornire elementi precisi sui quali confrontarsi con il coordinamento nazionale fornendo esclusivamente alcune informazioni di massima.
L’azienda ha comunicato che la Divisione sarà composta da due LoB.
La prima Homeland Security & Critical Infrastructure con un fatturato di circa 220mln€ e Cyber & ICT Solutions con un fatturato di circa 230 mln€ che opereranno sui mercati già presenti dell’istituzionale, del controllo del territorio, dei trasporti e dell’industria.
Sono stati confermati i programmi in corso di entrambe le LoB e la continuità produttiva ed occupazionale: in relazione a quest’ultimo tema, l’azienda ha dichiarato che è in corso un’analisi delle competenze presenti funzionale ad attivare i percorsi di qualificazione o riqualificazione necessari a perseguire gli obiettivi industriali che il Piano prevedrà.
Nella logica della rifocalizzazione del business e di una politica di analisi del make or buy, è stato comunicato che l’azienda valuterà percorsi di consolidamento occupazionale di personale off load e che sta operando per ricercare, anche nel mercato, professionalità specifiche (a partire da percorsi con l’Università), soprattutto nell’ambito Cyber.
Le previsioni di crescita nei prossimi anni (2018-2022) dei mercati in cui insistono le due Lob sono considerate estremamente positive con un + 8,9% sulla Digitalizzazione ed un +7,9 per Security& Safety.
L’azienda ha dichiarato di non poter fornire la consistenza degli organici complessivi della Divisione e quindi la suddivisione del personale nei vari siti italiani, in quanto è ancora in corso l’analisi della pianta organica complessiva con Corporate e la Divisione Elettronica, con particolare riferimento al personale centralizzato ed indiretto.
L’azienda ha comunicato che nei piani di sviluppo delle LoB della Divisione Cyber sono previste azioni di integrazione delle attività con Vitrociset (attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro per l’integrazione del portafoglio prodotti) sia nell’ambito delle comunicazioni (TETRA/Interpolizie) che nell’ambito di altri programmi di Homeland Security, che possono garantire ad entrambe le aziende opportunità di mercato sia a livello nazionale che internazionale.
L’azienda ha confermato che il mese di giugno vedrà l’avvio della manovra meritocratica e che questa interesserà anche le lavoratrici ed i lavoratori Cyber: l’azienda ha dichiarato che la manovra terrà conto dell’assenza di interventi nel corso dello scorso anno.
L’azienda e le OoSs hanno infine concordato che il giorno 21 maggio prossimo prenderà avvio la trattativa per la piattaforma di secondo livello presentata e che nei prossimi giorni si definiranno le date per gli incontri relativi a Vitrociset e alle LoB Automazione e TCS.
Come FIM CISL segnaliamo come, in un ambito come quello in cui insiste questa Divisione, l’assenza di una governance da oltre un anno renda sempre più difficile e faticoso il percorso di rilancio e che questo sta generando una forte sensazione di sconforto tra le lavoratrici ed i lavoratori.
Nel Piano che sarà presentato consideriamo necessario imprimere una maggiore spinta nell’integrazione dei prodotti e della sistemistica con le altre divisioni e con Vitrociset.
Le attività che questa Divisione sviluppa non sono strategiche solo per cogliere importanti opportunità di business anche per le esportazioni Leonardo, ma lo sono anche la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini.
E’ indiscusso che la Divisione operi in un mercato molto difficile e competitivo, dove si scontra con importanti colossi multinazionali di dimensioni multiple all’intera Leonardo e che hanno cybersicurezza e ICT come unico core business.
La FIM CISL conferma la propria posizione sul fatto le attività, le competenze e le applicazioni delle Lob devono vedere un’assoluta integrazione nelle attività Leonardo che sempre più opererà nell’offerta di servizi e sistemi integrati e che la cybersicurezza deve essere una condizione di prerequisito per ogni prodotto e piattaforma del gruppo, dagli elicotteri ai velivoli, dai siluri ai veicoli blindati, dai radar ai sistemi avionici.
La sicurezza sistemistica dei dati nel trasferimento, lettura ed elaborazione ed il comando e controllo in ambiente protetti da attacchi cibernetici, è la frontiera di qualità indispensabile che accompagnerà sia il mercato civile che militare.
Queste competenze risiedono inoltre in un’azienda “di Stato”. Leonardo e le attività di Cybersecurity – oltre che delle reti e delle infrastrutture fisiche di trasmissione dei dati – dovranno essere al centro della tutela dei dati sensibili di cittadini ed istituzioni che non possono in modo assoluto essere assegnati a società straniere private o altrettanto “di stato”, pena la consegna del nostro paese in mani straniere o estranee.
A tale proposito e a maggior ragione, questo riguarda l’ambito militare relativo a C4ISTAR che proprio nelle attività di Intelligence, Survelliance, Target Acquisition, Reconnaissance e interessa in modo complessivo il tema del controllo delle coste, i sistemi radar e sempre più quello satellitare.
La fondamentale importanza del controllo dei cieli e delle coste italiane non può che essere considerata strategica per l’autonomia e la sicurezza del nostro paese.
Nessuno degli stati europei o extraeuropei che detengono queste competenze e le aziende in grado di svilupparle, emette bandi di gara (veri…) né tantomeno assegna queste attività a terzi.
Non è accettabile che in Italia viga la norma del (finto) liberismo o la strumentale demagogica “logica del mercato” mentre negli altri paesi non c’è nessuna vergogna a difendere anche in modo palese, i propri assets veramente strategici come dimostrato da recenti vicende.
L’unico modo per cedere a tutto questo è l’assenza di un soggetto “di stato” che sia in grado di garantire questi livelli tecnologici al paese.
E’ per questo che riteniamo assolutamente necessario che la Divisione Cyber al più presto inizi ad operare e che il governo e le istituzioni sostengano con decisione gli investimenti che dovranno essere messi in campo a partire dai bisogni del nostro paese.
Chiediamo che a valle dell’approvazione del piano da parte del CDA, questo sia prontamente portato al tavolo sindacale per un confronto preciso e dettagliato con il Coordinamento Nazionale vista la condizione parziale ed interlocutoria dell’incontro odierno.
Roma 6 maggio 2019
FIM CISL nazionale