Metalmeccanici. Fim-Fiom-Uilm: salario all’8%, avanti con innovazione su competenze, inquadramento e diritti
Alla redazione economico-sindacale
COMUNICATO
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Metalmeccanici. Fim-Fiom-Uilm: salario
all’8%, avanti con innovazione su competenze, inquadramento e
diritti
“Dopo alcuni mesi di confronto abbiamo realizzato unitariamente la piattaforma con cui avviare la discussione sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei metalmeccanici.
Il 31 dicembre 2019 scade il CCNL Federmeccanica – Assistal firmato unitariamente da Fim, Fiom e Uilm il 26 novembre 2016.
L’obiettivo che le Organizzazioni sindacali dei metalmeccanici si pongono è il rinnovo di un contratto nazionale, condiviso dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici, sottoscritto da Fim, Fiom, e Uilm e Federmeccanica-Assistal, e quindi il rilancio del lavoro industriale a partire dal settore metalmeccanico.
Nella piattaforma si chiede un aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022.
Dopo la premessa, la piattaforma si articola nei seguenti paragrafi: Relazioni industriali, diritti di partecipazione e politiche attive; Contratto delle competenze, Inquadramento, Formazione; Welfare Integrativo; Ambiente, Salute e sicurezza sul lavoro; Mercato del lavoro e appalti; Orario di lavoro; Diritti e Tutele; Salario; Percorso democratico.
Il
documento rappresenta una sintesi delle posizioni di Fim-Fiom-Uilm.
Per una prima valutazione sono stati convocati i consigli unitari di
Fim-Fiom-Uilm il 4 settembre a Roma alle ore 10.00 presso il Centro
Congressi in Via dei Frentani 4. Dopo i consigli unitari si potranno
avviare le assemblee in tutti i luoghi di lavoro e la consultazione
certificata con voto segreto delle lavoratrici e lavoratori come
previsto dal T.U. 2014. Se l’esito sarà favorevole, invieremo la
piattaforma a Federmeccanica e ad Assistal per iniziare al più
presto il negoziato che porti ad un rinnovo positivo per i lavoratori
metalmeccanici”.
Lo
dichiarano in una nota congiunta Marco Bentivogli segretario generale
Fim, Francesca Re David segretaria generale Fiom, e Rocco Palombella,
segretario generale Uilm.
Per
Marco Bentivogli (Fim): “Non abbiamo alternative nella strada che
dal 2016 ha avviato l’innovazione della contrattazione, è il
momento di aumentare i salari e costruire un contratto che abbia a
cuore le competenze dei lavoratori. Il lavoro e le produzioni sono
cambiate, i contratti non possono guardare al passato. E’ la
strategia più forte per difendere qualità dell’occupazione,
crescita salariale e stabilità del lavoro. E’ ora che
Federmeccanica accolga la sfida nei contratti e non solo nei
convegni. Non si può valorizzare il lavoro con i minimi salariali
più bassi d’Europa. Scommettiamo insieme sul lavoro
industriale.”
Per Francesca Re David (Fiom): “Questa è
la prima piattaforma unitaria dei metalmeccanici dal 2006. Siamo in
presenza di una piattaforma importante che si pone l’obiettivo di
rispondere alla giusta richiesta dei lavoratori di un aumento
consistente delle retribuzioni e di fare i conti con i cambiamenti
intervenuti in questi anni nel mondo del lavoro e nei modelli
organizzativi delle imprese, allargando le tutele e i diritti, in
particolare negli appalti, contrastando la precarietà, e
riconoscendo il valore del lavoro attraverso interventi sulla
formazione e sul’inquadramento professionale. È importante aver
definito il vincolo del percorso democratico con il voto dei
lavoratori sulla piattaforma e sull’eventuale accordo.”
Per
Rocco Palombella (Uilm): “Questa ipotesi di piattaforma condivisa
con Fim e Fiom rappresenta il primo passo importante per avviare con
il piede giusto il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Si
tratta certamente del più importante del settore industriale poiché
coinvolge 1 milione e 400mila lavoratori. Mentre il rinnovo del 2016
è stato caratterizzato da un rafforzamento del welfare contrattuale,
in questo del 2020 abbiamo concentrato le nostre richieste su
rilevanti incrementi salariali nelle retribuzioni minime. Infatti, la
nostra richiesta si pone l’obiettivo di colmare un deficit negativo
che è stato provocato dai lunghi anni di crisi. Con questo rinnovo
quindi, ci poniamo l’obiettivo di far aumentare il potere
d’acquisto diminuito anche a causa dell’alta tassazione che grava
sul lavoro dipendente.”
Roma, 1 agosto 2019