CNHI: BENTIVOGLI, confermato spin-off Iveco e Fpt da Cnhi, ma vanno salvaguardati lavoratori e produzioni in Italia. Bene conferma nel perimetro Exor.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli
CNHI: BENTIVOGLI, confermato spin-off Iveco e Fpt da Cnhi, ma vanno salvaguardati lavoratori e produzioni in Italia. Bene conferma nel perimetro Exor.
Oggi in parallelo all’Investor Day si è tenuta la Conference Call tra le organizzazioni sindacali e il Dott. Vincenzo Retus responsabile delle relazioni Industriali di CNHI, in riferimento all’annuncio da parte del Gruppo CNHI di un piano strategico “Tranform 2 Win” quinquennale che prevede oltre ad un programma finanziario anche una separazione delle attività “On-Highway” (segmenti veicoli commerciali leggeri, medi pesanti e powertrain) di cui faranno parte Iveco, Iveco Bus e Fpt e “Off-Highway” (segmenti agricoltura, costruzioni e veicoli speciali) quindi la restante parte delle società attualmente nel gruppo come New Hollande, Case Costruction e Astra.
Il risultato di questa operazione vedrà la creazione di due società quotate, entrambe leader globali nei rispettivi settori.
Il piano strategico lanciato da CNHI, denominato “Tranform 2 Win” , darà vita alla separazione di due settori importanti quello agricolo e quello stradale.
La nuova società, che nascerà da questa operazione di scissione da Cnhi “On-Highway”(stradale) di cui farà parte Iveco e Fpt avrà una struttura legale simile a quella di CNHI N.V., con la previsione di completare le operazioni societarie all’inizio del 2021.
La notizia di oggi dello scorporo di Iveco e Fpt dal resto di CNHI non è una novità in questo senso anche perché come Fim Cisl l’abbiamo affrontata già in passato con Ferrari nel 2014 e Magneti Marelli e nel 2018.
È chiaro, che per la Fim Cisl cosi come accaduto in passato con altre aziende della galassia ex- Fiat, resta fondamentale che si mantenga la configurazione, la presenza industriale e la relativa occupazione di tutta Cnhi in Italia dove il gruppo occupa circa 17540 lavoratori, ed altrettanti nell’indotto, soprattutto ora in occasione dello spin-off del settore Iveco che da solo impiega in Italia oltre 10 mila lavoratori.
Come Fim Cisl, cosi come fatto anche per altri settori, chiederemo subito dopo l’assemblea degli azionisti, un incontro nazionale del gruppo CNHI, per affrontare e discutere delle ricadute industriali e con esse anche delle opportunità che potranno nascere dallo scorporo di Iveco e FPT. Pur comprendendo la necessità della creazione di due società distinte per cogliere meglio i requisiti di regolamentazione e delle richieste della domanda su emissioni e digitalizzazione riteniamo necessario che nella trasformazione industriale che sta attraversando il settore sia fondamentale salvaguardare il capitale umano.
Mentre la conferma della permanenza delle due società nel perimetro Exor è un elemento fondamentale. Uno scorporo per una cessione al di fuori di questo perimetro avrebbe visto la nostra totale contrarietà.
Su tutti questi aspetti abbiamo avuto rassicurazioni da parte del Gruppo dell’avvio del confronto sindacale quanto prima.
Roma, 3 settembre 2019
Ufficio Stampa nazionale Fim