CCNL Confimi: Bentivogli (Fim Cisl) un contratto importante perché le PMI sono l’ossatura del nostro sistema industriale
Comunicato stampa
CCNL Confimi: Bentivogli (Fim Cisl) un contratto importante perché le PMI sono l’ossatura del nostro sistema industriale
Al via oggi a Roma presso la sede di Confimi, dopo le assemblee per la presentazione delle piattaforma ai lavoratori, la trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale delle PMI Confimi, tra Confimi e la delegazione di Fim e Uilm guidate dai Segretari generali Marco Bentivogli e Rocco Palombella.
Il contratto Confimi interessa circa 40 mila imprese e oltre 495 mila dipendenti della piccola e media impresa italiana.
Un contratto importante perché il contratto nazionale nelle piccole e medie industrie Confimi, rappresenta spesso, l’unico strumento per migliorare le condizioni salariali e normative per i lavoratori nelle PMI, dove spesso continuiamo a riscontrare molti ostacoli al rinnovo della contrattazione aziendale e territoriale.
Le PMI sono l’ossatura del nostro sistema industriale per questo è importante che si rinnovi subito il contratto che all’interno contiene, in continuità con il precedente, elementi d’innovazione necessari alla crescita e alla competitività delle imprese e dei laboratori.
Il contratto è scaduto il 31 maggio 2019, nella piattaforma che abbiamo presentato a Confini ci sono richieste importanti in continuità con il precedente accordo, in particolare per il triennio 2019-2022 abbiamo richiesto incrementi salariali pari all’8% (circa 154€ mese), un irrobustimento della previdenza integrativa con incrementi dal 1,6% al 2%, una tutela maggiore della sanità integrativa con una copertura nazionale, una serie di miglioramenti sugli orari e sulla formazione professionale indispensabile per dare risposte fondamentali sul rafforzamento delle competenze e sul loro riconoscimento poi professionale e salariale.
Per noi resta di fondamentale importanza per queste realtà ottenere l’esigibilità della contrattazione decentrata, sia essa aziendale o territoriale. Non è possibile che la produttività creata in questi anni non venga distribuita ai lavoratori attraverso i premi di risultato.
Per questo chiediamo la certezza della contrattazione aziendale e territoriale e in mancanza, il pagamento comunque di una quota di 700 euro per i lavoratori per la mancata contrattazione. Serve consolidare il Contratto Nazionale come il Contratto delle Competenze, consolidare il diritto alla formazione, i nuovi strumenti di ingresso al lavoro come Socrate e rilanciare la contrattazione territoriale.
Con l’avvio della trattativa oggi si apre la stagione dei rinnovi di settore metalmeccanico, un settore importante e strategico per l’economia e la vita del Paese. Ci auguriamo che la trattativa si possa concludere nel più breve tempo possibile con un accordo. Prossimo incontro il 28 ottobre ore 14.
Il Segretario Generale Fim Cisl
Marco Bentivogli