BONUS E INCENTIVI NON BASTANO. Ora nuovo patto imprese-sindacati
Intervista al Segr. Gen. Fim Cisl Roberto Benaglia “Il Riformista” 20 agosto 2020
di Antonio Ulizzi
Segretario Fim Cisl Roberto Benaglia ci aspetta un autunno complicato tra líincertezza legata al virus e una situazione economica e occupazionale esplosiva, nel mezzo cambiamenti epocali: tecnologia, demografia, clima
R: Clima, tecnologia e demografia sono le sfide del prossimo secolo, il futuro dipenderà dalle scelte che faremo oggi, nellíimmediato abbiamo di fronte un autunno inedito. Anzitutto dobbiamo superare líincertezza continua e il pericolo di un ritorno della pandemia e nuovi lockdown. Sarebbe fatale per líeconomia già in forte sofferenza. È necessario per questo azioni nette di rilancio degli investimenti e del lavoro. Puntare sulla ripresa produttiva che porti la gran parte delle imprese e dei settori a recuperare fiducia e a riprendere i livelli di lavoro e di occupazione dello scorso anno.
D: Nel Dl di agosto tante le novità per il lavoro, a partire dal blocco dei licenziamenti ma continua a prevalere l’idea del bonus e incentivi. Cosa chiedete al governo, cosa serve veramente
R: Il blocco dei licenziamenti servirà se sapremo usare questo tempo per dotarci di strumenti veri e nuovi di tutela e rilancio del lavoro. Non si conservano i posti di lavoro per legge ma se le aziende investono in tecnologie, innovazione e nuovi prodotti. Pensiamo come Fim Cisl ad un “patto di solidarietà” tra impresa e lavoro che redistribuisca il lavoro a parità di occupati, dove possibile e dia ai lavoratori che stanno perdendo il posto di un sostegno al reddito insieme ad azioni decise per la loro ricollocazione. Eí finita líepoca degli incentivi e bonus a pioggia. Eí necessario spendere per investimenti duraturi che diano lavoro aiutando contemporaneamente chi è in difficoltà a partire dai giovani lasciati a casa dopo contratti a termine.