In ricordo di Guido De Guidi
(Foto su gentile concessione de Il Messaggero Terni)
Oggi è mancato Guido De Guidi, figura storica della FIM, soprattutto nell’ambito della formazione, cui negli anni Ottanta impresse una particolare direzione culturale e didattica nel segno della cura delle persone, come direttore del Romitorio di Amelia, scuola di formazione dei dirigenti della FIM.
Nato a Genova nel 1929, Guido De Guidi dal 1959 fu volontario presso la Pro Civitate Cristiana di Assisi, un’associazione di apostolato cristiano allo scopo di “contribuire a fare cristiana l’anima del proprio tempo, evangelizzando nella vita sociale…”, nella quale Guido si occupava dell’incontro con i lavoratori. Laureato in fisica, nel 1974 Guido De Guidi lasciò la Cittadella di Assisi per fare un’esperienza di lavoro: fu assunto come operaio alle Acciaierie di Terni, dove rimase per cinque anni. Lì svolte anche l’attività sindacale, come iscritto alla FIM. In quegli stessi anni, in cui peraltro andava tramontando l’idea della costruzione di un soggetto sindacale unitario nei metalmeccanici, emerse la necessità, per la FIM, di creare percorsi e strumenti per rigenerare la propria identità: prende corpo così il progetto di una scuola di formazione sindacale per i dirigenti della Fim promosso dall’allora segretario generale Franco Bentivogli e ideato in dialogo con Bruno Manghi e Guido de Guidi. A quest’ultimo viene affidata la direzione, si potrebbe dire la “custodia” fisica e spirituale del “Romitorio”, come ebbe nome la struttura ricavata dalla ristrutturazione di un antico romitorio francescano. L’iniziativa ha importanti significati politico-sindacali ma è proiettata – come lo stesso De Guidi scrisse successivamente – su obiettivi non organizzativi, bensì di “riforma” interiore e culturale. L’attività del Romitorio partì nel gennaio 1982, alla cui testa Guido De Guidi rimase come direttore per 12 anni. Al termine dell’esperienza sindacale nella FIM, Guido De Guidi intraprese l’impegno politico-istituzionale divenendo senatore della Repubblica nella XII e XIII Legislatura, in rappresentanza, nell’area dei progressisti, del Gruppo dei Cristiano-sociali fondato da Pierre Carniti.
Guido De Guidi lascia alla FIM un bellissimo ricordo di sé, avendo impresso all’attività formativa e organizzativa il suo personale stile improntato all’accoglienza, alla riflessione, alla cura delle persone, nella consapevolezza, da educatore e da dirigente sindacale, che la permanenza dei sindacalisti, provenienti da tutte le regioni italiane, per un certo periodo, in un luogo distante e appartato, potesse essere favorevole alla meditazione e stimolante all’incontro tra le persone. E’ un patrimonio non da poco quello che Guido ci consegna.