Goldoni: tempi più rapidi per concretizzare gli interessamenti industriali
Comunicato Stampa
Roma, 16 ottobre 2020
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
Goldoni: tempi più rapidi per concretizzare gli interessamenti industriali
Si è tenuto oggi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra organizzazioni sindacali e il governo sulla vertenza Goldoni.
Per il Segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano: in questa situazione i tempi non sono una variabile indipendente. Stiamo affrontando una crisi di un’azienda che è collocata sul mercato e il mercato non aspetta.
Ogni tempo perso è un danno per i lavoratori, per il territorio e per le prospettive future di Goldoni. Per questo motivo abbiamo sollecitato, le istituzioni, dal Ministero dello Sviluppo Economico al Tribunale, ad accelerare tutte le perizie e tutte le procedure per andare a gara e verificare concretamente i potenziali investitori industriali. Il concordato preventivo è un elemento positivo ma non risolutivo della vertenza Goldoni. Bisogna operare per individuare un’alternativa industriale alla proprietà cinese che ha dimostrato tutta la sua incapacità imprenditoriale ed irresponsabilità, ribadendo il proprio disinteressamento e disimpegno per il futuro.
Nell’incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico, siamo stati informati che è intenzione del tribunale concludere la fase di vendita della Goldoni, con l’individuazione di un investitore entro la data del 21 gennaio 2021, data definita per l’adunanza dei creditori.
Ci hanno comunicato che sono in corso delle interlocuzioni con soggetti industriali che operano nello stesso mercato della Goldoni, che hanno manifestato interesse per l’azienda e le sue competenze e professionalità, in particolare, hanno mostrato apprezzamento per le macchine agricole specializzate nei vigneti e frutteti.
Per quanto ci riguarda come Fim-Cisl la priorità sono i lavoratori e la loro occupazione che si difende preservando il patrimonio industriale di Goldoni. Il marchio e tutti gli asset dell’impresa devono restare nelle disponibilità del futuro potenziale investitore e non devono essere consentite operazione che parcellizzano il patrimonio industriale.
Ufficio Stampa Fim Cisl