Marelli, Uliano: settore automotive con cambiamenti e difficili sfide. Positiva la conferma degli investimenti per gli stabilimenti italiani. Prevista ripresa volumi nel 2021.
Comunicato Stampa
Roma, 24 Febbraio 2021
Dichiarazione del Segretario Nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
Marelli: settore automotive con cambiamenti e difficili sfide. Positiva la conferma degli investimenti per gli stabilimenti italiani. Prevista ripresa volumi nel 2021.
Quello di oggi è stato un incontro che ha messo in evidenza in maniera oggettiva e trasparente le sfide difficili che il comparto automotive ha di fronte: volumi in calo, cambiamenti su connessione, guida autonoma, motorizzazioni, covid e difficoltà negli approvvigionamenti di componenti elettronici a livello globale. La produzione dei veicoli leggeri nel mondo ha avuto una flessione del 22% nel 2020 e si prevede una ripresa di quei volumi tra il 2023 e 2024. La Marelli sta puntando su investimenti nei settori più innovativi a partire da quello relativo all’elettronica, dai motori elettrici e ibridi, guida autonoma, alla connettività e questo è positivo perché è necessario far fronte al calo nei settori collegati al powertrain tradizionale, benzina e diesel. Ci hanno confermato la stessa quantità di investimenti operata nel 2020, su tutti gli stabilimenti italiani, in tutti i settori.
Come FIM-CISL – ribadisce Ferdinando Uliano – abbiamo chiesto di governare il cambiamento insieme con un confronto costante, questo per evitare che ad esempio il cambio delle motorizzazioni abbia un impatto negativo su stabilimenti e occupazione. L’azienda ha dato la sua totale disponibilità e questo è un aspetto molto importante. Sicuramente serviranno anche interventi formativi per rafforzare le competenze professionali dei lavoratori sulle nuove produzioni.
Marelli è tra i maggiori fornitori del settore automotive, è al 14 esimo posto, con oltre 170 sedi al mondo e 60.000 dipendenti. Le due realtà di Magneti Marelli e di Calsonic Kansei sono sempre più integrate e questo ha consentito di reggere anche la forte situazione di difficoltà generata dal covid-19. In Italia l’occupazione è di circa 8.200 (-2,3% rispetto ad 1 anno fa).
Negli stabilimenti italiani abbiamo la presenza di cassa integrazione per il calo delle vendite del settore automotive riscontrato a livello europeo e in alcune situazioni per effetto della difficoltà di reperimento del materiale elettronico a livello mondiale. Per Il 2021 per il mercato italiano ed europeo è previso un recupero tra il 12%-20% e questo fa prevedere, anche per il lancio di nuovi prodotti, una situazione di recupero sui volumi complessivi, sulle saturazioni degli impianti e sulle ore lavorate.
La nascita di Stellantis viene vista dai vertici aziendali come una opportunità di ulteriore crescita vista l’attività che Marelli già faceva con FCA e PSA.
Abbiamo inoltre ribadito l’importanza di verificare insieme la possibilità di inserimento stabile nell’organico dei lavoratori in somministrazione che oggi operano in Marelli.
Ufficio Stampa Fim Cisl