Benaglia, le relazioni industriali si “rimbocchino le maniche” per traghettare lo smart working oltre l’emergenza – Diario del Lavoro – 6 aprile 2021
Diario del Lavoro 6 aprile 2021 – di Tommaso Nutarelli
Il segretario generale della Fim-Cisl, Roberto Benaglia, lancia l’allarme smart working. Senza il rinnovo della gestione emergenziale del lavoro agile nell’ultimo decreto Sostegni, a maggio c’è il pericolo di trovarsi in una situazione caotica. Il numero uno dei metalmeccanici della Cisl chiede alle relazioni industriali di “rimboccarsi le maniche”, per regolamentare lo smart working e traghettarlo oltre la pandemia
Benaglia, nell’ultimo decreto Sostegni non è stata rinnovata la gestione emergenziale dello smart working, che ha scandito questo anno di pandemia. Che situazione potremmo avere?
Molto caotica. Il rischio è che all’inizio di maggio ci saranno milioni di lavoratori senza nessun tipo di tutela, e aziende che non sapranno cosa fare, e questo non possiamo assolutamente permettercelo. Serve uno sguardo lungo e di prospettiva su questa nuova forma organizzativa.
Bisogna andare oltre la pandemia.
Assolutamente sì. Lo smart working è divenuto, a causa del covid, un fenomeno di massa, che richiede un approccio nuovo per essere regolamentato al meglio.
La legge non può dare una mano?
Al momento l’unica legge che abbiamo è la 81 del 2017, pensata per uno smart working totalmente diverso da quello che stiamo vivendo, perché riguardava aziende e lavoratori che volontariamente volevano attuarlo. Come dicevo dobbiamo fare i conti con un fenomeno totalmente diverso, imposto dalle condizioni che stiamo vivendo, e che ha investito una platea di 5 milioni di lavoratori….continua a leggere