ACC-Embraco: Ministero dello Sviluppo economico realizzi progetto Italcomp e scongiuri i licenziamenti
Il grave ritardo accumulato nel progetto Italcomp, anche a causa di un tempo incredibilmente lungo nel passaggio di consegne fra il precedente e l’attuale Governo, sta aggravando sempre di più la situazione di Embraco e di ACC.
Come è noto il curatore fallimentare di Embraco sta proseguendo implacabilmente la procedura di licenziamento, che terminerà il 25 aprile e produrrà la materiale risoluzione dei rapporti di lavoro il 22 luglio.
Nei prossimi giorni tuttavia, anche su pressione delle organizzazioni sindacali, il Ministero del Lavoro e la curatela dovrebbero verificare la possibilità di ricorrere a un ammortizzatore sociale conservativo e quindi di sospendere la procedura di licenziamento.
Confidiamo che si possa intervenire in extremis e che al contempo il curatore faccia la sua parte per sbloccare il fondo a suo tempo costituito da Embraco.
La massima urgenza è richiesta anche dalla situazione di ACC, in amministrazione straordinaria e a rischio di fermo produttivo per problemi di liquidità, nonostante la cospicua presenza di ordinativi.
Urge una forma di finanziamento, dopo che l’Unione europea ha mancato di autorizzare la garanzia pubblica approvata dal precedente governo.
Per tutte queste ragioni occorre accelerare al massimo la costituzione di Italcomp, senza più rinvii né ripensamenti, partendo dalla disponibilità e dall’impegno ufficialmente dichiarati oggi dal viceministro Alessandra Todde, che da pochi giorni ha ricevuto le deleghe a seguire la vertenza.
Uffici stampa di Fim, Fiom, Uilm nazionali