Gkn: Graziani (Cisl) e Uliano (Fim Cisl)- ritirare subito i licenziamenti, riprendere la produzione ed il confronto col sindacato
15 luglio-“Nessuna realtà aziendale radicata nel luogo dove opera, con una situazione di disponibilità di ammortizzatori, spegnendo gli impianti e cancellando con un click le condizioni lavorative, sociali ed economiche di lavoratori che hanno dato tanto a questa impresa. La GKN ha sbagliato tutto. Ci si è soffermati sul metodo di comunicazione o se l’azienda sta rispettando la legge o le procedure. Ma ciò che è ingiusto, sbagliato e inaccettabile è il merito della scelta aziendale, nel rapporto con i lavoratori, con i rappresentanti sindacali, con le organizzazioni sindacali e col territorio”.
Lo dichiarano in una nota totalmente unito il Segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani ed il Segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, a valle dell’incontro con Gkn.
Nel settore automotive sono molte le situazioni critiche e ben più gravi di quelle critiche frequentare dai dirigenti di Gkn ma non vengono utilizzate queste situazioni le difficoltà.
E’ inaccettabile – proseguono i due sindacalisti – approcciarsi al primo e dopo aver licenziato oltre 422 lavoratori, comunicando in maniera arrogante alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni che i licenziamenti sono irreversibili e irrevocabili con l’unica disponibilità sul tavolo, ancora più offensiva – di concedere l’elemosina di qualche euro per i lavoratori. Non serve l’elemosina ma un atto di responsabilità dell’azienda attraverso il ritiro della procedura di licenziamento, la ripresa della produzione e contemporaneamente aprire un confronto vero dove al centro ci sia il lavoro e le prospettive produttive dello stabilimento di Campi Bisenzio. Se questo non dovesse avvenire, l’ostilità dell’azienda non è non solo verso i lavoratori e il sindacato ma anche verso le istituzioni del nostro Paese. In tal caso chiediamo al Governo d’intervenire pesantemente nei confronti di questa multinazionale che è presente anche in altre realtà produttive nel nostro territorio, impedendo i licenziamenti. Come Fim e come Cisl condanniamo quindi il comportamento dell’azienda che al tavolo ha ribadito l’indisponibilità a sospendere oa ritirare la decisione, confermando la chiusura dello stabilimento e ha dato solo la disponibilità a disponibilità economicamente i licenziamenti”.
Uffici Stampa Cisl e Fim