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GREEN PASS E MENSE AZIENDALI, UNA FUGA IN AVANTI CHE NON SERVE

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  • Alcuni esponenti di governo, hanno ritenuto che il recente decreto che dispone l’accesso a ristoranti e locali al chiuso solo a chi è in possesso di green pass a seguito di vaccinazione vada esteso anche per l’accesso alle mense aziendali.
  • Si tratta di libere interpretazioni verbali che non sono confermate dal testo del decreto. Queste dichiarazioni però stanno generando disorientamento e confusione nelle aziende, nei gestori di mense e tra gli stessi lavoratori. Nessuna parte sociale o azienda ha finora ricevuto comunicazioni chiare in tal senso. Come sindacato chiediamo che non si modifichino e si mantengano gli attuali criteri di accesso in sicurezza alle mense (mascherine, distanziamento, turni scaglionati, tavoli divisi e distanziati, sanificazione) che in questo anno e mezzo di pandemia hanno permesso di far accedere tutti i lavoratori, nelle mense e nei luoghi di lavoro, nel massimo della sicurezza, grazie al continuo confronto tra aziende e RSU.
  • L’aumento della sicurezza dentro i luoghi di lavoro non deve passare a nostro avviso da fughe in avanti non preparate che rischiano di mettere in difficoltà chi in questi mesi ha mantenuto le aziende un luogo sufficientemente sicuro. Non è improvvisando norme piovute dal cielo che si possono fare passi in avanti. Come FIM proponiamo di ridiscutere anche di questo aspetto dentro una verifica necessaria a livello nazionale su come mantenere efficaci e aggiornare i protocolli condivisi e contrattati di sicurezza contro la pandemia nelle aziende.
  • Per noi è chiaro che la diffusione delle vaccinazioni, che vogliamo incentivare e sostenere, non deve essere alibi per allentare le regole di distanziamento; precauzione, massima cautela e lavoro in sicurezza sono ancora indispensabili per evitare il contagio. Oggi nessun lavoratore può essere penalizzato nella propria attività lavorativa se non vaccinato. Altrettanto, non gli può essere vietato l’accesso ai locali mensa se effettuato in sicurezza. 
  • Detto ciò continuiamo a essere convinti che tutti insieme, dobbiamo favorire le indicazioni del governo e delle autorità sanitarie per sconfiggere definitivamente la pandemia. E che in questo senso va proseguita e incentivata la campagna di vaccinazioni presso la popolazione e presso i lavoratori come principale atto di responsabilità e di sicurezza sanitaria per tutti.
  • Ma altrettanto pensiamo, che il governo deve preparare con cautela ogni norma, ed evitare, come in questo caso, di ingenerare confusione e ipotizzare processi di controllo non gestibili e con rischi discriminatori. Solo con la chiarezza, il coinvolgimento e la responsabilità possiamo sconfiggere la pandemia. Ricordandoci sempre che poter lavorare è un diritto ben diverso da ogni altra attività da regolamentare.

10 agosto 2021